Finisce in semifinale il sogno del 25enne Marco Cecchinato, originario di Palermo, al Roland Garros. L’azzurro, dopo aver sorpreso tutti negli ottavi contro Goffin e nei quarti contro Djokovic, tiene alla grande il campo giocando i primi due set alla pari contro l’austriaco Dominic Thiem, poi crolla di schianto nel terzo dopo aver perso il set precendente al tie break. L’austriaco numero 8 al mondo (a Parigi testa di serie numero 7), aspetta adesso in finale in vincitore dell’altra semifinale tra Nadal e Del Potro.
L'azzurro si arrende all'austriaco dopo più di due ore di gioco: 5-7, 6-7, 1-6 il risultato dei tre set con i quali Thiem ha conquistato la finale. La svolta nel secondo set, quando Cecchinato ha avuto tre set-point un tie break infinito per pareggiare i conti. Nel terzo, dominio assoluto dell'austriaco favorito del match. Una cosa però è certa. Marco Cecchinato, dopo anni di anonimato del tennis maschile azzurro nei tornei del Grande Slam ha riacceso l'entusiasmo in uno sport che, anche per colpa della tv a pagamento, sembrava uscito dalle passioni sportive degli italiani.
Cecchinato ha fatto rivivere l'entusiasmo che ormai qualcge decennio fa accompagno' il bolognese Paolo Cane' e prima di lui i vari Panatta, Barazzutti, Bertolucci fino a Pietrangeli, i tennisti che resero grandissimo il tennis italiano. La speranza che sulle orme del giovane Cecchinato il tennis italiano possa ritrovare una nuova linfa riportando i giovani ad innamorarsi dello sport ebbe in John McEnroe il suo Maradona. Francesco Mezzapelle