Ospedale Ajello, ancora “minuetti” su lavori, finanziamenti (anche imprevisti) ed assunzioni.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Maggio 2016 07:05
Ospedale Ajello, ancora “minuetti” su lavori, finanziamenti (anche imprevisti) ed assunzioni.

Ci risiamo, un altro giro di “minuetto” sulla vicenda dei lavori dell’Ospedale “A.Ajello” ancora non ultimati nonostante le scadenze prorogate sistematicamente. Oggi scopriamo che solo grazie alla nuova Segreteria del Pd di Mazara del Vallo i lavori potranno essere completati con un aggiuntivo finanziamento di 6,5 milioni di euro.

Infatti attraverso una nota della suddetta Segreteria, guidata da pochi mesi da Teresa Diadema, apprendiamo che la stessa ha sollecitato l’Assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, a reperire fondi ritenuti indispensabili per il completamento dei lavori di ammodernamento dell’Ospedale mazarese.

Ci siamo persi qualcosa? Nessuno dei protagonisti dell’Affair Ospedale, fra i quali, oltre al manager dell’Asp Fabrizio De Nicola, anche l’onnipresente assessore comunale Vito Billardello, aveva mai parlato della necessità di altri soldi per completare e finire i tanto attesi lavori. 

Si legge infatti nella nota di “osanna” del Pd mazarese che “l’Assessorato regionale alla Salute è riuscito ad ottenere ulteriori 6,5 milioni di euro dai fondi comunitari europei che serviranno a completare l’opera di ristrutturazione dell’Ospedale Abele Ajello, senza gravare sul bilancio dell’ASP di Trapani che avrebbe dovuto approntare tali somme per garantire il completamento dei lavori del nosocomio mazarese”. La nota si conclude ribadendo che l’ospedale Ajello, quando sarà riaperto, costituirà una struttura modernissima ed efficientissima, insomma per dirla alla maniera del sindaco Nicola Cristaldi “sarà un fiore dell’occhiello degno di una vera Capitale del Mediterraneo”. (da sx in foto-collage con sfondo Ospedale Ajello: Cristaldi_Billardello_Diadema_Gucciardi) 

A quanto pare il nuovo segretario locale del Pd, Teresa Diadema, ha un potere contrattuale incommensurabile e da qui forse l’invidia dell’assessore Vito Billardello che non vuol certamente farsi sfuggire, lui che propaganda da sempre l’amicizia con l’ex assessore regionale Massimo Russo, la possibilità di ergersi a paladino della sanità mazarese in vista delle future elezioni amministrative che lo vogliono, secondo i rumors, il candidato sindaco prescelto da “sua maestà” l’on.

Cristaldi al termine del suo secondo mandato; sempre che il primo cittadino non abbia già deciso di giocare con due mazzi di carte. Da qui il “minuetto” di comunicati a livello locale (ricordiamo il precedente del 28 aprile nel quale si narra la visita di Billardello al manager dell’Asp per dare rassicurazioni sull’Ospedale) fra l’Amministrazione Comunale e la Segreteria del Pd mazarese.

Altro “minuetto” si sta articolando fra l’Assessorato regionale alla Salute ed il Ministero. Il Ministero insiste perché la Regione applichi i criteri del Decreto Ministeriale n.70/2015 che prevede prioritariamente gli accorpamenti di reparti in maniera di potere stabilire eventuali esuberi e quindi ridurre sia i posti letto che i posti di lavoro da potere “gestire”. Cosa facile a dirsi. Ma come fa un Assessore regionale che ambisce ad un posto in Parlamento, o addirittura al piano più alto di Palazzo D’Orleans, in previsione di elezioni regionali e nazionali, ad operare scelte impopolari come il taglio di primariati ed interi reparti, o addirittura chiusura e/o “riconversione” di interi ospedali cosiddetti minori, quali gli ospedali di Salemi, Castelvetrano o Alcamo? Crediamo onestamente che la strategia scelta sia allora quella di temporeggiare allungando i tempi fino alle prossime elezioni annunciando magari qualche “concorsone”.

Nel frattempo che succede? Si continua a navigare nelle difficoltà a discapito della salute di tutti i siciliani; il caso dell’autoambulanza del 118 spostata da Mazara a Favignana, nel periodo invernale, ha creato più di qualche disagio alla cittadinanza mazarese (ricordiamo anche un tragico incidente sul lungomare Mazzini); per fortuna, sempre grazie alla Segreteria del Pd di Mazara, l’autoambulanza è potuta tornare in riva al Mazaro.

Ma succede anche che lo stesso Assessore regionale ed il Sindaco della Città, responsabile della salute dei cittadini, non si presentino ad un Consiglio comunale aperto, quale quello del 23 novembre scorso, dedicato proprio alle questioni della sanità mazarese.

La conclusione non può che essere una e sola, le direttive nazionali devono essere applicate in maniera che si possa contare su reparti efficienti, su un’organizzazione concreta eliminando spazi di discrezionalità dove possono trovare alloggio favoritismi di vario genere ed in prospettiva elettorale.

Allora considerata la “grande forza” dimostrata dal Pd mazarese (quando invece in un recente passato avevamo descritto delle sue laceranti divisioni) sarebbe proprio il momento giusto per chiedere il ritorno dei reparti dell’ex Ospedale Ajello che sono andati ad arricchire gli ospedali, prima semivuoti, di città viciniore. Per non parlare della Unità di Radioterapia "dipartimentale" prevista nell’ospedale mazarese. Bisogna sforzarsi, pertanto lanciamo l’invito all’attento Pd locale, con un sano campanilismo (non è certamente una vergogna anche perché le rivendicazioni da parte di altre Città spesso vengono descritte come diritti), affinchè una volta inaugurata l’Unità di Radioterapia "complessa" nell’Ospedale Sant’Antonio di Trapani (sicuri che non si è trattato di una scelta politica e che la differenza fra una radioterapia "dipartimentale" e "complessa" non sia così importante?) non cessi l’iniziale movimento a Mazara del Vallo a causa, chissà, della dotazione di strumentazioni più moderne, quali ad esempio un nuovo ed innovativo acceleratore lineare, presso l’ospedale trapanese.

Altrimenti come si potrebbero giustificare l’impiego di 32 milioni di euro prima (questo il finanziamento reperito alcuni anni fa dall’allora assessore regionale Massimo Russo per l'avvio dei lavori di ristrutturazione ed ammodernamento dell'"Ajello") più altri 6,5 milioni di euro (trovati dall’attuale assessore regionale Gucciardi su richiesta del Pd mazarese) per un ospedale, la cui fine dei lavori –come abbiamo ricordato- è stata prorogata più volte, con reparti subordinati ad altre strutture ospedaliere? Potrebbero bastare i vantaggi in termini elettorali…?

Francesco Mezzapelle

04-05-2016 9,00

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