“Non c’è futuro per la Città di Mazara senza un cambio di rotta”. Intervista a Vito Clemense

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Febbraio 2019 23:28
“Non c’è futuro per la Città di Mazara senza un cambio di rotta”. Intervista a Vito Clemense

È tempo di politica, E’ tempo di elezioni. Nella prossima primavera, il 28 aprile (e l’eventuale ballottaggio il 12 maggio) si svolgeranno le elezioni Amministrative per eleggere il nuovo Sindaco di Mazara del Vallo ed il Consiglio comunale. Abbiamo incontrato il geom. Vito Clemense (in foto di copertina), tecnico-progettista, referente politico nel territorio del presidente della Regione Siciliana, on. Nello Musumeci, membro della Direzione regionale di Diventerà Bellissima. Clemense, Lei è un uomo di destra, molto vicino al Presidente Musumeci.

Vi è la possibilità che le forze di Governo regionale, cioè di centro-destra, si presentino unite alle Amministrative mazaresi? “Si, vi è una concreta possibilità che questo avvenga. Per questo obiettivo Diventerà Bellissima rappresenta una guida. Sarebbe molto importante avere un Governo della Città espressione di quello regionale, bisogna dare un’alternativa alla Città di Mazara in completa discontinuità rispetto all’ultimo decennio”. Sta osservando quello che succede nelle altre coalizioni concorrenti per le Amministrative? “Certo.

Si registrano fughe in avanti di soggetti storici, insistono. Ci ritentano, prendendosi gioco della dignità degli elettori mazaresi; qualche altro autonomamente ci riprova come se stesse giocando all'estrazione del lotto, per sicurezza si candida per tutte le ruote, non si sa mai. In questa città si verificano cose molto strane”. Ha parlato di un progetto di discontinuità con l’attuale Amministrazione. Perché? “E’ assurdo che nonostante un' inconcludente amministrazione nella prima tornata, i cittadini l’abbiano confermata per la seconda volta.

Il risultato amministrativo è pessimo sotto il profilo delle azioni volte allo sviluppo economico. Niente! Solo ordinaria amministrazione fatta di strane operazioni. L'attività amministrativa è stata incentrata solo sulle vessazioni ai cittadini ai quali per quadrare il bilancio hanno fatto recapitare migliaia di bollette ripetute o già pagate, o addirittura errate. Mah!” In base a quanto Lei afferma, si può credere che questa città, con i suoi cittadini elettori, sia tutta masochista? “Come è possibile tollerare, al di là della crisi economica generale, un sindaco che diserta tutte le sedute del consiglio comunale, non relaziona sul suo operato, esagera e impone arroganza e zittisce tutti i consiglieri comunali? In questi anni in Consiglio comunale non si è sviluppato un serio dibattito politico sullo sviluppo della Città; la colpa è di gran parte di tutti questi consiglieri.

Le mie sono riflessioni per scuotere la coscienza dei mazaresi, riflessioni per cambiare rotta” Cambiare rotta? In che senso? “Si è vero la crisi economica si è fatta sentire ovunque, ma altre amministrazioni, anche di città vicine, con sindaci lungimiranti e devoti al senso della responsabilità, hanno prodotto milioni e milioni di progetti di opere che sono in attesa di finanziamento pubblico che presto, nella prossima amministrazione partiranno e consentiranno la spesa, cioè la messa in circolazione di denaro pubblico che darà effetti tangibili di una buona amministrazione, restituendo vigore economico e sociale.

E tempo di politica, è tempo di cambiare rotta, puntando su uomini che abbiamo una storia fatta di moralità, professionalità e fatti!  Questa città, per la sua storia millenaria ricca, ha bisogno di cambiare rotta!”. Nello specifico in quali ambiti bisogna -come dice Lei- cambiare rotta?    “È arrivato il momento che i cittadini mazaresi reagiscono alla situazione di stallo economico e sociale per riappropriarsi il ruolo determinante di spingere la politica a essere responsabile di un nuovo governo della città.

Per diversi anni, Mazara del Vallo è rimasta ferma, immobile.  Si può affermare senza dubbio che per dieci anni l'economia della città è regredita consistentemente con la conseguenza della perdita di ricchezza e posti di lavoro; mi riferisco al settore commerciale. Basta fare un conteggio elementare per significare che l'80% dei negozi del centro della città hanno cessato l'attività. Un dato estremamente scoraggiante è quello relativo all’artigianato, quasi scomparso. E non è vero che questo fenomeno è presente nelle altre città, perché possiamo fare un confronto con la realtà delle altre città della provincia dove le percentuali di attività cessate sono un dato minimale e quindi normale.

Dunque siamo di fronte ad una grave crisi dell'economia locale”. Tra l'opinione pubblica, si respira un'aria di scoraggiamento e sfiducia verso le istituzioni. È spontaneo chiedersi se l'amministrazione comunale ha una responsabilità ? “Certamente si!  Spetta alla politica locale attuare programmi d'investimento pubblico per promuovere l'economia locale attraverso strumenti di aggregazione e sistema di valorizzazione delle attività locali.  Un sindaco non deve preoccuparsi di fare assunzioni, ma di amministrare lo sviluppo del territorio della città.

Questa è una città che ha avuto una continua diminuzione delle nascite; problematica di fondamentale importanza per l'incremento demografico e fattore economico e sociale alla base della valutazione dei piani strategici di sviluppo: piano urbanistico regolatore generale, programmi di attrazione d'investimento pubblico e privato, programmi di espansione della città; programmi che ad oggi non sono stati presi in considerazione e quindi non attuati”. Se parliamo di economia della Città non si può prescindere dal prendere in esame il settore della pesca    “E' vero.

La storia economica di questa città passa dalle attività marinare: la pesca e la cantieristica navale. Oggi è una realtà che rimane nei ricordi, sfortunatamente per l'impoverimento della risorsa ittica ma anche per una risposta professionale che non trova riscontro con le nuove generazioni. Abbiamo un porto canale, uno dei pochi in Sicilia, che potrebbe rappresentare una importante risorsa naturale per un turismo fluviale e per la riconversione del patrimonio edilizio e delle attività connesse all'uso del mare.

Purtroppo ad oggi il porto canale di Mazara è innavigabile. Certamente le colpe per la mancata escavazione, nel decennio, sono equamente a carico delle amministrazioni comunali e regionali precedenti”. E per l’agricoltura, settore spesso dimenticato? “Grazie per la domanda. Per Mazara del Vallo l'agricoltura è una grande risorsa, da secoli infatti si registra un'attività intensiva; grazie alla vastità della superficie, ai terreni fertili e drenanti, si è sviluppata nel tempo un'economia di tutto rispetto e competitiva con qualsiasi altro territorio vocato all'agricoltura.

Sono su tutte queste considerazioni su cui bisogna riflettere per fare una prospettiva di futuro. In questo scenario di opportunità, certamente va dato merito a chi negli ultimi anni si è adoperato per dare vita a Mazara del Vallo ad un evento internazionale dedicato all'incontro dei popoli del Mediterraneo; mi riferisco al Blue Sea Land, manifestazione che si coniuga perfettamente con le caratteristiche multiculturali e multietniche della Città, un evento straordinario ove si intrecciano interessi economici, sociali e culturali”. In definitiva, quale futuro per la Città di Mazara del Vallo? “Non sarà possibile avere un futuro in questa città se la politica e gli uomini che la rappresentano non hanno voglia di fare seriamente discutendo sui grandi fattori internazionali che possono influire sull'economia e il benessere sociale.

Serve un radicale pensiero innovativo proiettando la città ad essere città storica, moderna e contemporanea.  Bisogna avviare un processo di rinnovamento che rimetta in discussione l'assetto urbano della città, pensando alle future generazioni, preoccupandosi di rilanciare un complesso programma di valorizzazione della famiglia; valore universale per la nostra cultura e matrice di rigenerazione di cultura e benessere! In sostanza questa è la grande sfida su cui puntare per fare rinascere la città dalle macerie devastanti dell' ipocrisia della politica che l’hanno governata per lungo tempo.

Auguri alla città di Mazara del Vallo!” Francesco Mezzapelle

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