Il 15 novembre scorso a San Giovanni Gemini (AG) oltre sessanta organizzazioni provenienti da tutta la Sicilia hanno firmato il “Patto per Restare”, documento che segna la nascita del primo movimento regionale dedicato al diritto a restare nella propria terra. L’iniziativa è il risultato di un percorso collettivo lungo tre anni, costruito da associazioni, spazi culturali, realtà civiche e gruppi giovanili impegnati nella rigenerazione dei territori interni e urbani dell’isola. Per il territorio mazarese era presente Gianfranco Casale, coordinatore del gruppo civico Partecipazione Politica e assessore comunale.
Nel corso dell’assemblea costitutiva è stato eletto il coordinamento del movimento. Tra i membri figura Paola Galuffo, anche lei in rappresentanza di Partecipazione Politica e consigliera comunale della città di Mazara del Vallo.
«Considero questo coordinamento un passo importante verso una partecipazione attiva e condivisa dei cittadini. Il percorso fatto finora è stato fondamentale e prezioso: ha creato una rete consapevole, che oggi sceglie di impegnarsi per incidere davvero sulle politiche e sulle scelte che riguardano il futuro della Sicilia. Restare è una scelta, ma soprattutto un impegno collettivo.»
Il movimento ha scelto come simbolo la carrubba, albero che richiama resilienza, radicamento e cura dei territori, valori che rappresentano l’impegno del Patto per Restare nel costruire nuove opportunità e una presenza civica più forte e diffusa.
Obiettivi principali del movimento:
- rafforzare la partecipazione politica e civica delle comunità locali;
- promuovere politiche efficaci contro lo spopolamento;
- valorizzare competenze, energie e risorse territoriali;
- sostenere pratiche di innovazione sociale, culturale ed economica;
- costruire una rete regionale aperta, stabile e condivisa.
Questi valori sono già parte dell’impegno che Partecipazione Politica attua da anni sul territorio mazarese e si estendono ad una rete regionale che si pone all’antitesi del sistema politico clientelare emerso negli ultimi giorni, in contrasto con qualsiasi forma di sviluppo economico e sociale dell’Isola.
Con l’elezione del coordinamento, si apre ora una nuova fase operativa che coinvolgerà cittadini, associazioni, enti locali e realtà produttive, con l’obiettivo di trasformare la partecipazione in azioni concrete e durature.
Il movimento invita cittadini e organizzazioni a unirsi al percorso: solo una partecipazione politica ampia e consapevole può costruire una Sicilia in cui restare diventa finalmente una scelta possibile.