Mazara, vero rilancio del centro storico con “albergo diffuso” e ristrutturazione degli immobili

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Gennaio 2015 17:34
Mazara, vero rilancio del centro storico con “albergo diffuso” e ristrutturazione degli immobili

Quasi tutto il Consiglio comunale, anche molti consiglieri di opposizione, ha firmato di recente un'inter- rogazione, proposta dal gruppo consiliare di maggioranza, Fratelli d'Italia attraverso la quale si chiede, interessando l'Amministrazione Cristaldi, che gli immobili ubicati nel territorio mazarese ma appartenenti alla ormai ex Provincia Regionale di Trapani passino di proprietà al Comune per loro riutilizzo. Ma a proposito di immobili non utilizzati in territorio mazarese, ed in particolare nel centro storico,

molti di questi si trovano in grave stato di degrado ed abbandono se non rischiano addirittura di crollare (alcuni lo sono già, altri sono abitati da famiglie di immigrati).

Molti di questi immobili pericolosi (in foto n. 1 vedi immobile di via Ten. G. Romano dove si è registrato alcuni mesi fa la caduata di calcinacci) sono di proprietà privata, spesso (ecco la difficoltà) la loro proprietà è divisa fra decine di eredi che non riescono a prendere decisioni circa la vendita o ristrutturazione. Alcuni di questi sono stati venduti a privati cittadini che hanno carpito la possibilità di potere investire in prospettiva ed in considerazione che l'Amministrazione Cristaldi ha avviato una riqualificazione del centro storico con arredi urbani (ceramiche) e la ristrutturazione di alcuni immobili (ex cinema Diana, locali dove oggi Casa Tunisia, ex asilo San Carlo).

Molti immobili del centro storico, acquisiti al patrimonio comunale, si trovano in condizioni critiche e spesso si assiste a crolli di cornicioni con la conseguente chiusura del vicolo magari già soggetto ad arredo urbano.

Nel centro storico sono sorti alcuni B&B ed alcuni cittadini, dopo aver ristrutturato quanto comprato a bassissimo prezzo, poche decine di migliaia di euro (veri affari), sono tornati a vivere nel centro storico che aveva vissuto una vera e propria diaspora dopo il terremoto del 7 giugno 1981 che ha distrutto molte case (i fondi del terremoto non sono stati spesi così come si doveva; vi è ancora una commissione comunale Terremoto).

Perché l'Amministrazione comunale non avvia l'acquisizione di alcuni locali del centro storico al fine di creare un "albergo diffuso" per attrarre un turismo low-cost coinvolgendo magari giovani disoccupati che vogliono intraprendere un'attività nel campo del turismo? A proposito vi è un Assessorato comunale alle Politiche Giovanili?

Di recente la Giunta Regionale ha approvato il Regolamento sull'Albergo Diffuso previsto dalla legge targata M5s n.11 del 2013 che a breve sarà pubblicato sul sito dell'Assessorato al Turismo.

"In questo modo – si legge sulla pagina facebook di Cleo Li Calzi, assessore regionale al Turismo- si regolarizza in Sicilia una forma di ricettività per lo sviluppo del turismo relazionale particolarmente strategico per la fruizione turistica dei piccoli centri e dei borghi. L'offerta turistica regionale si arricchisce così di un nuovo modello che consente di coniugare sostenibilità, valorizzazione e sviluppo locale".

Soddisfazione è stata espressa pure da Claudia La Rocca, parlamentare Cinquestelle nonché prima firmataria del testo di legge. "L'ultimo tassello finalmente è stato posizionato -sottolinea- l'imminente pubblicazione del Regolamento sulla Gazzetta ufficiale, infatti, renderà effettiva l'applicazione della norma che sviluppa il vero turismo Made in Sicily. Questa legge -continua La Rocca- approda nella nostra Regione con l'intento di riconoscere la vocazione turistica dei centri storici e dei bellissimi borghi presenti. Fra gli obiettivi, fermare l'apparente inarrestabile spopolamento dei piccoli comuni. Si tratta di una forma di ricettività innovativa -conclude- la cui idea chiave è quella di dislocare gli alloggi turistici nelle abitazioni del centro storico ed, allo stesso tempo, garantire la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti".

Intanto, il Movimento 5 Stelle annuncia che a breve organizzerà un convegno all'Ars per comunicare ai cittadini gli effetti della legge e i suoi vantaggi.

Francesco Mezzapelle

17-01-2015 18,30

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