Il Gup presso il Tribunale di Marsala, dott.ssa Annalisa Amato, ha assolto tutti i componenti della Giunta Macaddino, l'ex Segretario Comunale, alcuni Funzionari pubblici, dirigenti dell'amministrazione comunale, professionisti.
Per una serie di esposti presentati da Girolamo Pipitone erano finiti sotto inchiesta Giorgio Macaddino, Domenico Tuttolomondo, Vito Calcara, Vito Caradonna, Caterina Agate, Vito Giacalone, Filippo Mirasolo, Luigi Augusto Marconi, Francesco Marzucco, Filippo Armato, Pietro Fiorentino, Baldassare Campana, Pietro Maria Calandrino, Francesco Truglio, Francesco Placenti ed Emanuele Canzoneri.
I reati contestati andavano dall'abuso di ufficio al falso ideologico, dalla truffa alla violazione delle norme di tutela ambientale.
Nel corso dell'indagine denominata "King George" i Carabinieri di Mazara avevano passato al setaccio l'attività amministrativa della giunta Macaddino con riferimento a lavori, appalti e servizi affidati dal Comune di Mazara nel periodo 2007-2009.
Il procedimento svoltosi con il rito abbreviato per tutti gli imputati, con l'eccezione dell'ex Segretario Comunale Domenico Tuttolomondo (per il quale comunque il GUP ha dichiarato il non luogo a procedere) si è concluso con l'assoluzione per tutti gli imputati con la formula più ampia possibile, perchè il fatto non sussiste.
L'indagine in particolare è concentrata su una serie di incarichi conferiti. Ad essere indagati erano risultati così ben 16 persone fra i quali l'ex sindaco Giorgio Macaddino (vedi foto n.1), l'allora segretario del Comune Domenico Tuttolomondo e gli allora assessori Vito Calcara, Vito Caradonna, Caterina Agate, Vito Giacalone, Filippo Mirasolo, Luigi Augusto Marconi, Francesco Marzucco, Filippo Armato, Pietro Fiorentino. Indagati anche i funzionari comunali Baldassare Campana e Pietro Maria Calandrino e l'allora amministratore della Belice Ambiente Francesco Truglio; infine anche i professionisti Francesco Placenti ed Emanuele Canzoneri.
L'indagine condotta dai carabinieri della stazione di Mazara, coordinata dal sostituto procuratore Dino Petralia era scattata dopo una serie di esposti, presentati anche alla Procura della Corte dei Conti, dall'ex consigliere provinciale Girolamo Pipitone quando questi faceva parte dello staff del sindaco Cristaldi; nell'estate del 2013 il primo cittadino gli aveva revocato l'incarico.
I lavori pubblici finiti sotto inchiesta erano quelli per il restauro dell'ex collegio dei Gesuiti, della rete fognaria e dell'impianto di depurazione di Borgata Costiera.
In merito alla decisione del Giudice, abbiamo contattato l'ex sindaco Giorgio Macaddino il quale in questo momento non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione ma ha annunciato la convocazione di una conferenza stampa per esprimere le valutazioni del caso.
L'ex assessore alle Finanze, Augusto Marconi (in foto n.2), ha sottolineato con soddisfazione: "abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia, sia il Pm che il Gup hanno affermato la regolarità giuridica e formale del nostro operato".
L'ex assessore alle Politiche Sociali, Caterina Agate (in foto n.3), ha espresso anch'ella soddisfazione per l'assoluzione con formula piena: "sono stata sempre serena rispetto ai risultati dell'operato della magistratura. Certo non nascondo l'amarezza per queste false accuse nei confronti miei e dei colleghi che abbiamo operato nella legalità. In questi mesi mi sono defilata ed ho fatto un passo indietro nel mio impegno in politica, credo che fosse giusto in attesa che questa brutta storia si chiudesse".
Soddisfazione per la positiva conclusione della vicenda è stata espressa dagli avvocati E. Bonanno, W. Marino, E. De Gaetano, F. Torre, P. Paladino, A. Sugamele, A Carmicio, V. Bonanno e S. Genna che difendevano gli imputati.
Insomma una vicenda che ha destato molto scalpore in Città e che alla fine si è dimostrata una bolla di sapone; in conclusione si può ben affermare, citando il titolo di una commedia di William Shakespeare, "Molto rumore per nulla".
Francesco Mezzapelle
17-12-2014 9,30
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