Mentre al Nord Italia si assiste a un sempre maggior legame affettivo e responsabile con gli animali da compagnia in Sicilia la situazione presenta ancora molte criticità. Se a Napoli, ad esempio, la perdita di un cane viene spesso commemorata con affissioni pubbliche per le vie della città, in tutta la Regione Sicilia il fenomeno dell'abbandono degli animali è ancora molto diffuso. Le associazioni locali, come l'ENPA di Mazara del Vallo o Dogs Angel di Monika Szitášová, che si sostengono con le sole donazioni o fondi personali, lavorano incessantemente per contrastare questo problema.
Grazie al loro impegno e alla collaborazione con realtà del Nord Italia e della Germania, si è riuscito a ridurre il numero dei cani randagi in città. "Purtroppo, nell’ultimo periodo abbiamo notato che molti cani abbandonati hanno il microchip- Afferma Letizia una volontaria dell'EMPA durante una nostra intervista- e questo dimostra che vengono lasciati intenzionalmente dai loro proprietari. È una situazione davvero triste. Non si vedono più molti randagi nel centro città, rispetto a qualche anno fa, perché con gli altri volontari siamo riusciti a spostarli in altre zone più tranquille per evitare che la gente si possa lamentare.
Però nelle periferie e nelle campagne i randagi ci sono e sono pure tanti." Ne è l'esempio Borgata Costiera che da anni ormai è diventata un vero e proprio canile a cielo aperto con tantissimi gatti e cani di qualsisi taglia che vagano spaesati per le strade. Ci chiediamo perchè, ancora nel 2024 la pratica dell'abbandono degli animali sia ancora così radicata. Forse le sole campagne di sensibilizzazione non bastano per cambiare la mentalità. Sicuramente sono necessari maggiori controlli e leggi più severe contro chi abbandona.
Negli ultimi anni passi avanti sono stati fatti dall'Amministrazione comunale. Infatti, i cani segnalati dai cittadini tramite il sito del Comune o ai Vigili Urbani, vengono presi, sterilizzati e poi reintrodotti nel territorio. Questo sicuramente aiuta a diminuire il numero dei cuccioli nati in strada, ma non basta. Per quanto riguarda i randagi considerati aggressivi che non possono essere reimmessi nel territorio, vengono affidati ad una struttura di Caltanissetta con costi di mantenimento e custodia a carico del Comune che spende così migliaia di euro l’anno. La Giunta comunale con delibera n.41 del 21 aprile 2022 aveva approvato, su proposta dell’allora assessore comunale ai Lavori Pubblici Michele Reina, il progetto per la realizzazione di un canile municipale adibito a rifugio per il ricovero, in un bene confiscato alle mafie sito in c/da Bianca, che si estende su un’area di circa 20.000 mq.
Per il progetto sono stati richiesti fondi sul Pnrr per circa 2 milioni di euro ma non sembrano esserci aggiornamenti sulla questione. Abbiamo sottolineato più volte come la realizzazione di un grande canile in Città consentirebbe di azzerare i costi di mantenimento dei cani affidati al canile di Caltanissetta. L’attuale rifugio sanitario, inoltre, è adatto ad ospitare solo cani. A Mazara, però, ci sono tantissime colonie feline ma non vi è nessun gattile che gli possa garantire cure e ricovero per questi animali.
Crediamo che le istituzioni debbano porre una maggiore attenzione riguardo questo importante tema.