Questa mattina il motopesca “Grecale" iscritto al Compartimento marittimo di Mazara del Vallo dopo il varo a seguito di lavori di manutenzione in cantiere, nel percorso per raggiungere la banchina del porto peschereccio (il cosiddetto “porto nuovo”), è rimasto letteralmente incagliato (vedi foto) nel fondale fangoso dello specchio d’acqua all’imboccatura del porto canale. Il porto canale, e in generale il fiume Mazaro, a causa del mancato dragaggio negli ultimi 40 anni, è praticamente innavigabile, ed in stato di forte degrado, con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate.
In questi anni è accaduto spesso che qualche peschereccio rimanesse incagliato al centro del porto e costretto ad esser rimorchiato (l'ultimo caso da noi raccontato lo scorso 29 gennaio quando a rimanere incagliato fu il m/p "Socrate"). Quando finisce bene i natanti non riportano nessun danno, ma spesso è avvenuto il contrario, vedi gravi danni subiti da natanti. In merito alla mancata escavazione del porto canale di Mazara del Vallo in questi anni abbiamo assistito ad una vicenda (da noi sempre aggiornata) che ha davvero dell’assurdo; fra rimpalli di competenze, ritardi, indagini giudiziarie, è successo di tutto.
Finalmente alla fine del 2023 erano stati avviati i primi lavori con la pulizia di buona parte degli argini del fiume Mazaro e si aspettava l’arrivo della “sorbona” (una grossa draga in grado di scavare i fondali del tratto centrale del porto canale ove transitano le imbarcazioni) quando i lavori di colpo si sono bloccati… Sulla loro ripresa ancora nessuna notizia, anzi siamo venuti a conoscenza di una “questione di soldi” che bloccherebbe l’avvio dei lavori (vedi articolo da noi pubblicato circa tre mesi fa Clicca qui).
Cresce sempre più il grido di allarme degli operatori economici le cui attività, cantieri navali, grande e piccola pesca, rischiano seriamente di cessare a causa delle condizioni del porto canale. "E' una vergogna -sottolinea l'armatore Costantino Giacalone- anche una mia barca doveva entrare in cantiere per manutenzione e, purtroppo, non possiamo vista la situazione dei fondali e grossi rischi di subire danni". Grande insofferenza per la situazione ormai insostenibile è stata espressa anche dai proprietari dei cantieri navali evidentemente danneggiati.
Francesco Mezzapelle