Il Comune di Mazara del Vallo ha perso l'ultima occasione per il ripristino dell'Ufficio del Giudice di Pace.
Dal Ministero della Giustizia, dopo quasi un anno, per legge, sono stati riaperti gli Uffici del Giudice di Pace nei Comuni di Ostia e Barra, non più grandi di Mazara. Comuni che, con pazienza e tenacia hanno saputo sostenere la richiesta, dalla quale hanno avuto ragione, per i Giudici di Pace nella loro Città.
Il Duemila punta gli occhi nel contesto nel quale il Comune di Mazara è andato invece in corto circuito nel tentativo di ripristino dell'Ufficio del Giudice di Pace. La confusione è stata grande sotto il cielo di Mazara. E si è sbagliato, nonostante i dati sensibili di processi civili e penali, fossero notevoli e soddisfacenti.
A vaglio del Ministero della Giustizia, la credibilità di Mazara del Vallo è risultata fragile e debole per carenza e ritardo nella impostazione della richiesta e disinteresse successivo. Il Comune non ha saputo o voluto mettere in gioco, possibilità e volontà ovviamente, per il ripristino del Giudice di Pace a Mazara.
Vane e inascoltate le voci di disappunto e di protesta di avvocati e della cittadinanza per il disagio e aumento di costi di giustizia conseguenti. A Mazara la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace si è aggiunta pesantemente alla abolizione del Tribunale distaccato (ex Pretura), e i locali moderni comunali rimangono abbandonati in via Toniolo.
Nella ricerca della identità perduta, sottolinea la presidenza de Il Duemila la buona organizzazione territoriale della giustizia (fattore prioritario della legalità) è qualità di vita e scelta di civiltà di città vivibili nel mondo contemporaneo. Ci fa rialzare la testa e recuperare fiducia.
Il Duemila
30/10/14 10,20
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