Grosse difficoltà la scorsa notte per circa una quindicina di pescherecci iscritti al Comparto marittimo di Mazara del Vallo rientranti in prossimità della Pasqua da una lunga bordata di pesca. Il forte vento di scirocco, con punte di oltre 40 nodi, ha reso molto problematiche le operazioni di ormeggio dei natanti e di sbarco del pescato. La situazione è stata resa ancor più difficoltosa in considerazione dell’impossibilità di poter utilizzare, nonostante fosse libera, la banchina “Ruggero II” quella riservata, a seguito disposizioni delle Autorità portuali, all’ormeggio delle navi commerciali.
Comandanti, ed anche armatori, di alcuni motopesca fermi in rada all’ingresso del porto in continua comunicazione via radio con la centrale operativa della locale Capitaneria di Porto al fine di evitare grossi danni alle proprie imbarcazioni nel corso delle operazioni di ormeggio visto che già in porto gran parte della flotta peschereccia d’altura e anche qualche natante di pesca costiera; spazi di ormeggio ridottissimi (vedi foto scattata questa mattina). Vi sono stati attimi di tensione e di preoccupazione nel corso delle manovre di entrata ed ormeggio in porto con il serio rischio che qualche motopesca potesse dirigersi in qualche altro porto peschereccio, nella vicina Marsala, o addirittura a Licata. La situazione venutasi a creare conferma le difficoltà che da tempo si registrano presso il porto peschereccio di Mazara del Vallo.
Nonostante in questi ultimi decenni la flotta mazarese si sia molto ridotta in termini numerici (ad oggi si contano circa una settantina di pescherecci d’altura) sono aumentate le difficoltà strutturali del “porto nuovo”, vedi in primis l’annosa problematica della mancanza di fondali adeguati (a causa di una mancata manutenzione e dragaggio) del porto canale ove fino ad alcuni anni fa era ormeggiata una parte dei motopesca della marineria. Altra questione quella della pubblica illuminazione del porto, rimasto spesso al buio; problematica che, salvo qualche blackout improvviso, sembra esser stata risolta definitivamente.
Da alcuni anni il comparto pesca mazarese chiede alla politica regionale e locale la riqualificazione del porto peschereccio al fine di promuoverne e assecondarne la sua storica vocazione marinara. Negli ultimi mesi inoltre il porto peschereccio di Mazara del Vallo è stato soggetto ad un intervento promosso dal Comune (nell’ambito di un progetto finanziato con i fondi PO-FEAMP 2014-2020 dal Dipartimento Pesca del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con fondi comunitari della misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”) che ha previsto la ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione di parti di banchine (colonnine per la fornitura di luce e gas, il rifacimento della rete idrica, nuovi ormeggi, sistemi di videosorveglianza, impianto di smaltimento acque piovane) della stessa area portuale (lavori eseguiti dall'impresa O.S.F.E.
di Cetraro aggiudicataria della procedura negoziata con un ribasso del 28.88% sull’importo a base d’asta di circa 2 milioni di euro, oltre oneri di sicurezza). La necessità di rilancio del settore della pesca e la priorità per gli operatori di questo importante, ancora ad oggi, polmone economico della Città nell’utilizzo delle infrastrutture portuali ai fini della sicurezza degli ormeggi trova riscontro anche nella recente circolare, la n.2051 del 6 marzo scorso, firmata dall’Assessore dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, on.
Luca Sammartino. (vedi circolare Clicca qui)
Francesco Mezzapelle