“Mazara del Vallo? Una bella ragazza che adesso deve scegliere il proprio futuro…”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Agosto 2013 09:08
“Mazara del Vallo? Una bella ragazza che adesso deve scegliere il proprio futuro…”

"Non bastano un trenino-discoteca o fiere-discoteca, Mazara del Vallo ha le potenzialità per divenire un una città turistica tutto l'anno grazie al suo patrimonio storico ed artistico, ai suoi colori,ai suoi profumi". Così si è

espresso Riccardo Munarini, 39 anni, avvocato di Thiene, in provincia di Vicenza. Si tratta di un turista non per caso, considerato che la sua prima vacanza mazarese è avvenuta circa 22 anni fa, invitato da un amico; da allora è tornato ben sei volte, negli ultimi anni in compagnia (vedi foto) della sua ragazza Sindy (con la "S" come Lei stessa ha tenuto a sottolineare). Anche quest'anno risiedono nel centro storico.

"Non ho la pretesa –ha premesso Riccardo Munarini- da turista ma anche da amante della vostra città, ed in qualità di ospite, di dire ciò che giusto o sbagliato ma soltanto di potere esprimere ciò che penso in quanto mi sono molto affezionato ad essa, ed ai suoi cittadini, persone davvero disponibili e simpatiche, tanto da sceglierla come meta delle mie vacanze". Così ha spiegato: "Mazara del Vallo è cambiata nel corso degli ultimi 20 anni, si è fatta più città, certamente vi è stata la volontà di renderla più attraente esteticamente. Sicuramente negli ultimi anni è più pulita, ciò si nota soprattutto nella zona della casbah. Non vengo a Mazara per Tonnarella ma per i profumi e colori di questa città che la rendono indimenticabile".

Il libero professionista veneto ha affermato: "l'idea di abbellire il centro storico con le mattonelle ed altri manufatti è bellissima ma non basta, il turista entrando nel centro storico si perde. La scena è sempre la stessa, nella tarda mattinata o primo pomeriggio, coppie di turisti che girano e rigirano la loro mappa senza raccapezzarsi e si perdono in un labirinto di vicoli, se vuoi è anche una cosa affascinante ma rischi di non vedere delle cose importanti se non ti affidi ad una guida "freelance" che ti accompagni.

Servirebbe pubblicizzare un percorso che guidi, con segnaletica ad hoc, il visitatore. A Mazara del Vallo ci sono 104 chiese, ma la gran parte di queste risultano chiuse e quindi non visitabili, mi riferisco in particolare a San Michele, Santa Teresa; adesso siamo riusciti a visitare San Francesco grazie al suo parroco che l'ha resa fruibile insieme all'ex convento ad essa adiacente. In merito alla casbah –ha continuato- posso dire che è densamente popolata ma poco vitalizzata, mancano le piccole attività artigianali, di oggettistica, di vendita di souvenir del luogo che potrebbero in qualche modo attrarre, per non parlare di qualche attività per la vendita di prodotti enogastronomici".

Ha poi sottolineato: "dopo vent'anni ho scoperto l'esistenza dei mosaici romani sotto San Nicolò Regale, altro monumento poco valorizzato e non ben custodito, purtroppo ho potuto ammirarli solo da alcuni vetri pieni di polvere in quanto il sito è chiuso, e mi sono accorto che all'interno vige uno stato di abbandono, è davvero un peccato, pensate un po': al di sotto di una struttura normanna una villa romana e tutto ciò non è fruibile per il visitatore, al nord per molto meno vi avrebbero creato tanto di sito turistico con grandi introiti.

Il problema –ha detto- non è la mancanza di risorse ma la loro valorizzazione, non c'è cultura turistica a mio parere, e ciò non riguarda l'amministrazione di turno bensì le istituzioni o enti preposti, la città nel suo complesso. Il turismo a Mazara è purtroppo ancora legato alla presenza delle spiagge, del mare, ma ciò non basta, quello lo puoi trovare anche a San Vito Lo Capo. Si assiste per lo più ad un "turismo stagionale di ritorno", mi riferisco a quanti originari del luogo e tornano qui solo per trascorrere le vacanze estive.

Alcuni mazaresi, come mi è capitato di osservare, non conoscono il patrimonio culturale della propria città. Mazara è una città che ha un grosso potenziale culturale, forse più che di Marsala, il suo turismo va destagionalizzato anche fornendo un percorso di sapori legati alla sua cultura marinara. Serve pulire la zona del porto canale ed in tal senso la chiatta potrebbe davvero rappresentare un mezzo caratteristico. Il trenino turistico è in pratica una discoteca, si è una cosa che mette di buon umore, ma potrebbe in alcune ore della giornata essere dotato di una voce registrata che spieghi ai turisti, ma anche ai bambini mazaresi, la storia ed i luoghi della città.

Servirebbe un servizio navetta, da 20 persone, per il trasporto verso le zone marittime; le biciclette in affitto sono in pratica scomparse e quando le trovi ti chiedono un euro per un'ora, ma stiamo scherzando. Inoltre il giorno di Ferragosto non trovi un bar o un ristorante aperto, per non parlare di un'edicola, in ogni piazza della Repubblica di questa Nazione vi è un giornalaio, invece sono costretto a recarmi da via Garibaldi fino a corso Diaz per acquistare un quotidiano; la stessa cosa dicasi per un fornaio".

Munarini ha così concluso: "Mazara del Vallo è attualmente come una bella ragazza che si sta affacciando alla vita adulta e però deve scegliere se rimanere una bellezza di provincia o aprire i propri orizzonti assumendo una dimensione "nazionale" o perfino "internazionale". Io comunque avrò il piacere di tornarvi".

17-08-2013 11,00

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