Cronaca di una votazione annunciata. Si può ben definire così la votazione del nuovo vice presidente del Consiglio comunale di Mazara che va a sostituire Teresa Diadema che nella scorsa seduta consiliare si era dimessa per concentrarsi sul suo ruolo di segretario comunale del Pd. Nel corso della seduta di Consiglio comunale di questo pomeriggio, iniziata intorno alle 16, non sono mancate ancora una volta le polemiche ed il dibattito in aula
. Una seduta alla quale a quanto sembra hanno assistito delle forze dell’ordine in borghese al fine di verificare il rispetto di alcune procedure di voto. Ricordiamo che nei giorni precedenti il capo gruppo consiliare di Scelta Libera, Giorgio Randazzo, aveva chiesto il rispetto delle norme relative alle votazioni in aula al fine di evitare la “tracciabilità” del voto espresso; Randazzo aveva chiesto al Segretario comunale di considerare voti validi le schede riportanti solo ed esclusivamente il "nome e cognome" o soltanto il "cognome" come da anagrafe dei singoli candidati all'ufficio. Purtroppo spesso in passato si è verificata l’identificazione del votante nel rispetto di accordi politici presi anche sottobanco.
A quanto pare anche questa volta, e la voce girava già da tempo negli ambienti politici mazaresi, l’accordo era già da tempo preso sul nome di Francesco Foggia come nuovo vice presidente del Consiglio comunale. Un accordo sottobanco confermato da quanto avvenuto in aula questo pomeriggio. Francesco Foggia d’altronde pur essendo ufficialmente all’opposizione e vicinissimo al deputato regionale e segretario del Psi provinciale Nino Oddo (per il quale ricopre anche una carica) ha sempre “flirtato” con l’Amministrazione Cristaldi, vedi le diverse manifestazioni organizzate grazie al patrocinio del Comune e alcune votazioni di atti diversamente dal resto dell’opposizione.
Eppure nella discussione precedente al voto la maggioranza Cristaldiana aveva apparentemente teso una mano all’opposizione chiedendo di fare un nome per la carica di vice presidente del Consiglio comunale e facendo intendere che avrebbe lasciato la poltrona all’opposizione che dal canto suo invece chiedeva pubblicamente un nome. La maggioranza avrebbe indicato anche il nome di Giovanni Iacono Fullone che avrebbe però declinato l'offerta. Dopo la sospensione la minoranza, composta da 12 consiglieri (compreso Francesco Di Liberti che come primo dei non eletti nella lista del Pd ha preso il posto della Diadema) si è presentata in aula con il nome del consigliere Valeria Alestra candidata alla seconda carica del massimo consesso civico.
(in foto in basso da sx Di Liberti, Foggia, Gaiazzo, Bommarito, Iacono Fullone. sopra da sx Marascia, Norrito, Alestra e Arena durante il suo intervento dopo il voto)
Al momento della votazione (avvenuta a scrutinio segreto ma nel rispetto delle norme del regolamento) le carte si sono scoperte. Così è stato eletto Francesco Foggia con 15 voti (13 della maggioranza più i voti dello stesso Foggia e di qualche altro esponente dell'opposzione), 10 i voti di Valeria Alestra, un voto a se stesso ha dato il pentastellato Nicola La Grutta, anche una scheda bianca spuntata fra la stessa opposizione.
Dopo la votazione è scattato il dibattito in aula e non sono mancate le frecciate. Foggia ha assicurato di voler ricoprire la carica in maniera superpartes, Valeria Alestra dal canto suo ha ribadito: “io sono davvero all’opposizione e voto coerentemente”. Nino Arena, ex Psi, rivolgendosi alla maggioranza ha detto: “vi siete nascosti senza avere avuto il coraggio di dichiarare la vostra scelta che era già presa. Non mettiamo in dubbio il consigliere Foggia ed il fatto che sarà superpartes ma critichiamo le modalità di come arrivati a questa votazione. Poi dal consigliere Foggia vogliamo sapere se il Psi è in maggioranza o all’opposizione”. La seduta è continuata con le interrogazioni e comunicazioni da parte dei consiglieri.
Francesco Mezzapelle
20-03-2017 20,30
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