Mazara “città del pesce” senza porto, complicazioni per il dragaggio del porto canale.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Gennaio 2015 10:01
Mazara “città del pesce” senza porto, complicazioni per il dragaggio del porto canale.

Nel corso dell'emo-zionante serata di domenica 18 gennaio, presso il Teatro Garibaldi, dedicata alla collega Liliana Pinta venuta a mancare un anno fa a causa di una brutta malattia, sono stato invitato da Franco Dilluvio, patron di Televallo che ha organizzato la serara-ricordo, per parlare, insieme ai colleghi Nino Asaro ed Enzo Serra, di libertà di stampa e del ruolo dell'informazione. Nel corso della discussione,

a seguito della domanda di Franco Dilluvio circa lo stato dell'arte del progetto di dragaggio del porto canale, ho espresso gli stessi interrogativi formulati alla fine del 2014 nella rubrica foto-domanda 2014. (Ecco di seguito una sintesi) 

"A che punto si trova la gara d'appalto per l'escavazione del porto canale attesa da circa cinque anni? Ultimata la fase progettuale dei lavori di riqualificazione e dragaggio del porto canale (ridotto ad una fogna ed innavigabile per buona parte, vedi foto n.1) con il corredo delle analisi dei fanghi, inizieranno nel 2015 i lavori, primo stralcio esecutivo di circa 2 milioni di euro, per i lavori di ripristino dei fondali? Le analisi per una parte avrebbero dato riscontro positivo, mentre sarebbe risultata la presenza di materiale inquinante e tossico per un'altra parte. Ciò potrebbe portare –torniamo a chiedere- ad una rimodulazione dei costi del progetto originario di escavazione del porto canale dove si registra spesso l'incagliamento di pescherecci (vedi foto n.2)? Saranno eliminati i diversi scarichi fognari (qualcuno all'interno anche di concessioni a privati) presenti lungo il porto canale?"

Successivamente Dilluvio ha chiamato sul palco il vice sindaco Silvano Bonanno per un saluto (il Comune ha patrocinato la manifestazione) ed ha chiesto informazioni allo stesso sul progetto di dragaggio del porto canale. Bonanno ha annunciato una conferenza di servizio alla Regione a febbraio per affrontare la questione. Dilluvio ha invece dato la notizia, appresa attraverso una fonte regionale, circa la mancanza di un documento importante per l'esecutività del progetto di escavazione.

La questione del dragaggio è stata al centro del dibattito del Consiglio comunale che si è svolto ieri pomeriggio, la prima seduta del 2015. Ad affrontare la questione sono stati alcuni consiglieri comunali dell'opposizione.

Francesco Foggia (Psi) ha chiesto informazioni sul piano regolatore del porto che non è stato ancora varato dall'Amministrazione nonostante la sua redazione avvenuta alcuni fa. A sollevare interrogativi sulla questione è stato anche

Sulla questione è intervenuto anche Nicola La Grutta (M5S). Ecco come lo stesso La Grutta ha riassunto stamani sulla sua pagina facebook : "la cosa che più mi ha lasciato allibito è che quando ho chiesto a che punto fosse l'iter per il dragaggio del fiume e se corrisponde al vero quanto appreso in occasione di un incontro in Regione alla presenza sia di Sergio Tancredi, sia dell'assessore Vassallo (nonostante le somme siano disponibili il comune a quanto pare non avrebbe ancora fornito tutta la documentazione necessaria per procedere!), l'amministrazione risponde che in effetti il CNR ha effettuato le analisi dei fanghi secondo una "modalità puntiforme", ed invece occorreva effettuare le analisi dei fanghi secondo una diversa modalità che consentisse di verificare con più dettaglio la quantità e la qualità di tutta la massa dei fanghi, delle sostanze inquinanti, dei metalli pesanti etc.Insomma, non voglio addentrarmi in questioni tecniche, ma sta di fatto che ancora una volta c'è qualcosa che ritarda il dragaggio. Inoltre il vicesindaco ha riferito in aula che probabilmente ottemperare alle prescrizioni e alle richieste comporterà una ulteriore spesa.La domande sorgono spontaneamente:1) perché si proceduto e si procede in questa maniera?2) Quando sono state commissionate le analisi, non si sapeva che tipo di analisi andavano effettuate?3) perché da tempo leggo comunicati stampa che parlano di dragaggio imminente se poi in realtà c'è tutta questa incertezza?4) chi subirà tutti questi disservizi, ritardi, disagi, ulteriori spese? 5) ci voleva una "riunione" in Regione per avvisare i cittadini e far sapere che l'iter per il dragaggio ha subito questo ennesimo stallo?Visto che su questa vicenda (che non sembra avere mai fine) si susseguono comunicati stampa che oramai da anni continuano a descrivere come imminente il dragaggio, che però viene sempre rinviato, cercheremo di verificare la reale situazione chiedendo agli uffici regionali competenti nel tentativo di fare chiarezza. Inoltre ho chiesto notizie del Piano Regolatore...

che fine ha fatto?".

Insomma in Consiglio sono emersi i nostri stessi interrogativi e la nostra ipotesi avanzata circa il rischio di rimodulazione dei costi del progetto (certo se fossero arrivati quei famosi 7 milioni di euro che al sindaco Nicola Cristaldi erano stati promessi nel 2009 nella sua campagna elettorale dall'allora Ministro Stefania Prestigiacomo oggi non vi sarebbero problemi).

Abbiamo inoltre l'impressione che si celi la questione dragaggio del porto canale anche dietro la "guerra" scatenata negli ultimi giorni dal sindaco Nicola Cristaldi (vedi i diversi comunicati stampa su questioni diverse, addirittura su un rudere di Torretta Granitola, nel Comune di Campobello di Mazara ) nei confronti della Regione, ed in particolare contro l'Agenzia del Demanio Marittimo, chiedendo perfino il passaggio al Comune dei tratti di costi mazaresi.

Qualora così fosse perché il primo cittadino non rende pubbliche le eventuali difficoltà incontrate a livello regionale per l'escavazione del porto canale invece di annunciare in più fasi l'immediato espletamento della gara di appalto per affidare i lavori? In quel caso la città potrebbe mobilitarsi a sostegno dell'Amministrazione. 

Insomma la vicenda sembra abbastanza intrigata e rimane il fatto, come affermato dal sottoscritto a conclusione dell'intervento presso il Teatro Garibaldi, che ad oggi Mazara è "città del pesce" ma senza porto.

Francesco Mezzapelle

20-01-2015 10,45

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