Mazara, cimitero sempre nel mirino di malviventi: due “raid” in tre giorni

Furto e danneggiamento del distributore bevande. Indagano i carabinieri. Funzionano le telecamere di sorveglianza?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Aprile 2023 12:03
Mazara, cimitero sempre nel mirino di malviventi: due “raid” in tre giorni

Due raid criminali nel giro di tre giorni. Questo quanto avvenuto nella notte fra martedì 28 e mercoledì 29 e poi fra giovedì 30 e venerdì 31 marzo al cimitero comunale di Mazara del Vallo. Malviventi, probabile che a compiere le incursioni sia stata più di una persona, approfittando del buio si sono introdotti nel luogo sacro forzando la serratura del portone degli uffici amministrativi ed hanno prelevato soldi dal distributore di bevande e merende danneggiando lo stesso; qualche decina di euro in tutto la refurtiva, probabilmente quanto bastava per procurarsi una dose di eroina o crack.

Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri della locale Compagnia (vedi foto copertina) per i consueti rilevamenti al fine di avviare, a seguito formale denuncia da parte del Comune, le indagini per individuare i responsabili del deprecabile atto. Nell’area ove avvenuto il crimine, cioè il piazzale all’ingresso del cimitero dove vi sono gli uffici, vi sono collocate ai due lati alcune videocamere di sorveglianza che fino a pochi mesi fa, quando altri episodi criminali hanno interessato lo stesso cimitero, non erano funzionanti; bisogna capire se nel frattempo sono state rese operative al fine di poter supportare le indagini dei militari dell’Arma.

Nella primavera del 2020, nel periodo di massima emergenza covid-19, il cimitero di Mazara del Vallo fu teatro di alcuni episodi alquanto anomali. Nella notte fra il 19 ed il 20 aprile ignoti rubarono due pc, poi ritrovati l’indomani nelle vicinanze del cimitero, contenenti dati sensibili circa pratiche sui defunti. Nella mattinata del successivo 28 aprile si verificò l’incendio, probabilmente doloso, della Fiat Panda di proprietà dell’allora direttore pro tempore, il geom. Giovanni Pantaleo, che era posteggiata in via Pasiello, la strada dell’ingresso principale del cimitero. Infine, il 5 maggio, sempre del 2020, altra “visita” con l’incendio appiccato agli uffici amministrativi che provocarono danni ad arredi e ai pc; in quell’occasione, come per l’episodio del 19 aprile, i malviventi manomisero anche l’alzaferetri.

Francesco Mezzapelle

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