Mazara Calcio, dopo la pesante umiliazione di fine campionato, continuano gli interrogativi per il futuro

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Aprile 2019 17:02
Mazara Calcio, dopo la pesante umiliazione di fine campionato, continuano gli interrogativi per il futuro

Si è conclusa, con l’ennesimo umiliante capitolo, la stagione più ombre che luci 2018/2019 del Mazara Calcio. I canarini, ormai completamente privi da qualche settimana per scelta societaria dello “zoccolo duro” dei più esperti, hanno affrontato, grazie agli sforzi economici di alcuni singoli e raccattando un po' qua e un po' là le giuste risorse anche logistiche, l’ultima trasferta della giornata conclusiva del girone A, che tante sembianze palesava di viaggio della speranza o, se vogliamo, della disperazione.

Ad aspettarli infatti, bramosa di brindare insieme al proprio pubblico la promozione in Serie D, c’era la “macchina da guerra” del campionato Licata, che non si è affatto risparmiata rifilando ben 10 palloni in fondo al sacco ai gialloblù ospiti, i quali poco hanno potuto opporre resistenza e si sono dovuti accontentare, si fa per dire, di rendere il passivo meno amaro con la tripletta di Lauricella, l’ultimo a mollare nel bel mezzo delle turbolenze del finale di stagione, dopo il suo approdo in riva al Mazaro nel mercato di riparazione.

10-3 è stato il risultato finale, fatto delle doppiette dei bomber Cannavò e Testa e dei gol ad opera di Sangiorgio, Convitto, Maltese, Parisi, Battimili, Dama e Rizzo, contro la giovane formazione gialloblù. Formazione, che in questo finale di campionato ha avuto dalla sua la possibilità di costruirsi un importante bagaglio d’esperienza al cospetto di formazioni composte da giocatori di ben alto profilo, sull’onda della vittoria del campionato Juniores provinciale. A dimostrazione che, nonostante la tempesta, un arcobaleno a schiarire la strada verso il futuro riesce sempre ad emergere.

Adesso, archiviata questa ultima pesante debacle e calato il sipario sul campionato d’Eccellenza, è giunto il momento di tirare le somme e far quadrato intorno ad un gruppo che in questo finale di stagione ha cercato di salvare il salvabile e portare un po' di decoro dopo le spiacevoli vicende che hanno interessato le persone del presidente Filippo Franzone e del figlio Vittorio. A gestire la società sono rimasti il DS e tuttofare Vito Denaro, l’allenatore Dino Marino e il responsabile dell’U18 Santo Giacalone.

Del presidente, al momento, neanche l’ombra, con un Daspo cui far fronte e convinto più che mai ad abbandonare definitivamente la barca. Soltanto qualche sms fra lui e Vito Denaro sarebbero stati i contatti avuti negli ultimi giorni, con alcuni adeguamenti burocratici che sarebbero ancora da portare a termine. Che ne sarà dunque del Mazara, soprattutto in prospettiva prossima stagione? Ci sarà il modo per far godere alla città di un titolo sportivo calcistico, oppure è bene che i tanti appassionati si affezionino a discipline diverse? Al di là d tutto, l’iscrizione per il prossimo anno rischia di saltare se, come da situazione attuale, non arrivi nessuno a tenere in piedi la baracca prima delle relative scadenze.

Ad oggi, voci di corridoio insisterebbero sull’interessamento da parte dell’imprenditore  Calvanico, già presidente 5 anni fa del Basket Mazara e che, prima dell’apocalisse di Mazara-Geraci, si sarebbe confrontato con lo stesso Franzone. Altre voci, vorrebbero vicini, se non proprio al rilevamento al 100% ma quanto meno alla partecipazione, alcuni esponenti già vicini al settore pesca. Ma di certo, ancora non vi è nulla. Così come a rimanere tale è l’idea di poter creare un progetto calcistico unico, che potrebbe veder rientrare ne ranghi anche la Mazarese attraverso due possibilità: o dando vita ad una società unica con una squadra in Prima Categoria ed un’altra in Eccellenza, con la possibilità di utilizzare la Prima Categoria come un palcoscenico per giovani e giocatori esperti mazaresi doc; oppure, qualora dagli uffici giallorossi fosse stata valutata positivamente l’idea di un ripescaggio in Promozione, una fusione fra le due società.

Potrebbe essere questa dunque un’idea percorribile per una società che, stando a quanto dichiarato dallo stesso Franzone in precedenza, è pulita da qualsiasi debito? Abbiamo sentito il parere del DS Vito Denaro: “Tutto è possibile. Basta solo mettersi attorno a un tavolo con un presidente e avere le idee chiare. A Mazara – aggiunge Denaro – il problema principale è la mentalità e la mancanza del giusto spirito di collaborazione. I quali, una volta intrapresi con scelte adeguate, darebbero la possibilità di creare dei progetti per andare fino in fondo a qualsiasi competizione.

Come stiamo cercando di fare con la nostra formazione Juniores, con la quale siamo prossimi ad affrontare la fase regionale”. Tommaso Ardagna.

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