Mazara, antenna 5G via America-via Trinidad: continua la battaglia legale dei cittadini residenti

Le risposte fornite dal Comune non li tranquillizzano. Diversi gli interrogativi che meritano un’adeguata risposta

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Dicembre 2024 09:25
Mazara, antenna 5G via America-via Trinidad: continua la battaglia legale dei cittadini residenti

Dopo le preoccupazioni espresse da una cinquantina di abitanti nei pressi di via America nell’area ove è in corso il cantiere (a tutt’oggi non segnalato) per l’installazione di una stazione radio base di telefonia mobile 5G (composta da un’antenna di 34 metri su cui verranno installati i ripetitori di due note compagnie telefoniche) da parte della società INWIT S.p.A., e dopo le interrogazioni dei consiglieri comunali, Antonella Coronetta e Michele Reina, lo scorso 25 novembre si è svolto in Comune un incontro tra un gruppo di cittadini residenti, il sindaco Salvatore Quinci, e dirigenti del settore di competenza.

In quella riunione gli stessi cittadini, assistiti dall’avv. Antonino Carmicio, hanno sollevato diversi dubbi in merito all’opportunità di installare l’impianto a pochi metri dalle abitazioni. Dubbi che non sarebbero stati fugati, seppur emersa l’attenzione rispetto alla problematica da parte del Comune, in quanto le risposte fornite dall’Ente non sono state considerate esaustive relativamente alle legittime istanze degli interessati e, in particolare, sulla procedura amministrativa seguita che ha condotto la società a intraprendere i lavori senza alcun preventivo controllo sul progetto.

A tal proposito, ricordiamo che il Comune ha, di fatto, consentito alla società proprietaria dell’impianto l’inizio dei lavori semplicemente con il meccanismo del “silenzio assenso” che consente al soggetto richiedente di avviare i lavori decorsi 60 giorni dalla presentazione della richiesta senza che il Comune si pronunci; sono stati successivamente i cittadini a chiedere apposita istruttoria sollecitando il Comune a verificare alcuni aspetti, tecnici e normativi, molti dei quali, ad oggi, rimasti privi di riscontro.

Dalle risposte alle interrogazioni dei consiglieri comunali Reina e Coronetta è emerso che nel perimetro urbano insistono ben 68 antenne e che il Comune è dotato, dal 2010, di un “Regolamento per le Antenne”. Lo stesso Comune ha riferito di avere “nel tempo e a tutela della salute pubblica e dei siti sensibili richiesto all’A.R.P.A. (Agenzia regionale protezione ambiente n.d.r.)di effettuare le opportune verifiche sui valori dei campi elettromagnetici nei pressi degli impianti attenzionati (via Toscanini, via E. Sansone, via Poggioreale “scuola”, via Bessarione “asilo nido di Titti”, via Salemi “scuola Pirandello ed Ospedale”). In tutti i casi le emissioni sono risultate entro i limiti di legge.

La risposta che, tuttavia, non è stata fornita riguarda una circostanza che, per i cittadini che vivono nelle vicinanza della nuova antenna è fondamentale: la società INWIT S.p.A., committente dei lavori dell’impianto S.R.B. di via Trinidad- America, ha provveduto a comunicare all’Ente la “programmazione annuale”, ai sensi dell’art. 4 del vigente Regolamento Comunale da presentare nel caso di adeguamenti di impianti preesistenti o installazione di nuovi?

Se la suddetta comunicazione dovesse essere stata omessa sorgerebbero non pochi dubbi sulla legittimità dell’installazione perché l’assenza della prescritta comunicazione della programmazione annuale avrebbe impedito al Comune di conoscere le intenzioni della società installatrice e di verificare, preliminarmente, la compatibilità dell’impianto con lo stato di fatto e le infrastrutture preesistenti. A tal proposito, il Comune ha riferito che soltanto la società “Iliad” avrebbe presentato il documento di programmazione annuale delle antenne (S.R.B.) confermando, così implicitamente, la necessità del suddetto documento.

Nel corso del suddetto incontro e nelle risposte alle interrogazioni consiliari, il Comune ha dichiarato di non essere in grado di “gestire” con efficienza le “numerose” richieste che pervengono all’Ufficio in quanto risulta difficoltoso attivare la conferenza di servizi nei tempi di legge imputando tale incapacità al carico di lavoro dell’ufficio tecnico. Al contempo, però, il Comune avrebbe dichiarato che le richieste di nuove installazione di S.R.B. pervenute presso gli uffici tecnici sarebbero soltanto due. Tale circostanza rende poco comprensibile la motivazione per la quale non sia possibile avviare l’istruttoria e verificare la compatibilità dei progetti con le caratteristiche urbane del sito e con il citato Regolamento del 2010.

Nel frattempo, le antenne 5G sul territorio di Mazara del Vallo, continuano a crescere di numero, infatti, vengono segnalate nuove installazioni in zona Tonnarella nei pressi delle vie Costarica e Paraguay, oltre quelle già segnalate nel nostro precedente articolo (in via Trinidad, nella traversa di Via Mongitore, in via del Mare e nella via Sofia) quindi un numero superiore rispetto alle due installazioni indicate dal Comune. Il Comune ha invece interrotto l’installazione di un altro impianto di S.R.B., ossia, quello sito in via Napoli. Secondo quanto riferito dal primo cittadino, a differenza dell’impianto S.R.B di via Trinidad, i lavori di realizzazione dell’antenna di Via Napoli sono stati interrotti, in autotutela, in quanto il sito è interessato da un vincolo urbanistico (la realizzazione di un parco urbano) come previsto dal P.R.G. (quello scaduto il 27 marzo 2008).

Ciononostante, va segnalato che il consigliere comunale di maggioranza, l’avv. Pietro Ferro, ha dichiarato, nel corso della seduta consiliare del 18 novembre scorso, che i lavori per l’installazione dell’antenna di Via Napoli sarebbero stati interrotti anche per la carenza del cosiddetto “piano annuale delle antenne” da parte della INWIT S.p.A., cioè la stessa società che sta realizzando gli altri impianti sul territorio di Mazara compreso quello di via Trinidad. E’ evidente che i cittadini che vivono nei pressi di via Trinidad e via America si chiedono se non sia il caso che il Comune, in assenza di presentazione del piano annuale delle antenne, non intervenga in autotutela così come fatto per la S.R.B.

di via Napoli dato che, ad oggi, l’impianto non è ancora attivo e privo di apparecchiature ricetrasmittenti. Certamente si tratta di una situazione che merita maggiore approfondimento e attenzione da parte dell’Amministrazione comunale che, ricordiamo, ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini, a maggior ragione ove si consideri che, ad oggi, non vi è alcuna evidenza scientifica che indichi quale siano le conseguenze, a lungo termine, derivante dall’esposizione ai campi elettromagnetici con la nuova tecnologia 5G.

La prudenza imporrebbe di adottare ogni soluzione che possa ridurre tale rischio al minimo affinché il progresso tecnologico non prevalga sulla salute dei cittadini. Seguiremo sempre la vicenda e vi aggiorneremo.

Francesco Mezzapelle 

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