“Lo Scrigno dell’Arte”…e dei sogni di “Turiya”.

Si inaugura oggi a Mazara del Vallo il laboratorio di Natalia Ravchenko. Corsi di eco-printing e tanto altro...

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Ottobre 2021 09:09
“Lo Scrigno dell’Arte”…e dei sogni di “Turiya”.

Si inaugura oggi, 1 ottobre, alle ore 18 in via Settevanelle n.9, a Mazara del Vallo, il laboratorio di artigianato “Lo scrigno dell’Arte”. Ideatrice del laboratorio è Natalia Ravchenko, russa, originaria del lontano paesino siberiano Aksenovo – Zilovskoe, ma praticamente mazarese d’adozione. Natalia venne in vacanza in Sicilia circa 20 anni fa, si innamorò di Mazara del Vallo, del suo mare, e decise di vivere qui, una scelta per amore. Dopo essersi occupata per una decina di anni di wellness, Natalia ha deciso di dedicarsi al suo tempo, ai suoi sogni.

Così, ispirata dalla sua creatività e dalle sue innate doti manuali, ha cominciato a realizzare le sue creazioni. Ha iniziato ad occuparsi di pittura. Ha partecipato a fiere di eccellenza sull’artigianato e a diversi laboratori. “Grazie a queste nuove e diverse esperienze -dice Natalia il cui nome d’arte è “Turiya”- ho sviluppato la mia innata manualità: era nascoste, sono riuscite a tirarle fuori; bisogna crederci, questo vale per tutti noi”. 

Successivamente ha coltivato la passione per l’eco-printing, una particolare tecnica di stampa digitale (su tessuti, stoffe e anche sul cuoio) che presuppone la “mordenzatura con allume di rocca”, un procedimento necessario a preparare le fibre per la tintura con i coloranti naturali, tirando fuori dai tessuti i cosiddetti “veleni industriali”. “Ho iniziato a raccogliere foglie e fiori, e questo –sottolinea Natalia- mi ha riportando indietro nel passato, al tempo quando ero bambina e amavo passeggiare nei boschi, alla mia infanzia in Siberia”. Nel laboratorio “Lo scrigno dell’arte” si può imparare (corsi da marzo fino a novembre) la tecnica di stampa eco-printing, lo possono fare tutti, giovani e meno giovani.

Grande spazio anche al cucito tradizionale. Nel laboratorio si creano pezzi unici, irripetibili: vestiti, cappelli,e tanti altri accessori. “Il fine è proprio questo –spiega Natalia- fare un’esperienza unica, acquistare un capo esclusivo che risponda alle proprie attitudini, al proprio piacere, siamo unici abbiamo bisogno di valorizzarlo anche attraverso quello che indossiamo”. Anche qui previsti corsi di cucito per tutti.

Altra tecnica di eccellenza è lavorazione della lana cotta di pecora merinos con la realizzazione di vestiti, cappelli, e vari accessori. I capi vengono infeltriti con acqua e sapone, senza cuciture; l’ago e il filo utilizzati solo per le rifiniture esterne. Una chicca? La realizzazione di babucce siberiane con lavorazione a 5 ferri. Presso “Lo scrigno dell’arte” rinasce l’antica tecnica del ricamo “tombolo”, che già veniva utilizzata dai romani, per realizzare ciondoli, monili, spille e braccialetti. 

“Voglio ringraziare - ricorda “Turiya” - l’ALAB, l’Associazione Liberi Artigiani e Artisti, che conta 500 artigiani in Sicilia, che mi ha molto supportato affinchè questo mio sogno potesse concretizzarsi”. Infine Natalia Ravchenko rivolge un invito a tutti: “Venite a trovarmi, cercheremo, lavorando insieme, di tirare fuori il vostro talento, creativo, artistico e a coltivare insieme i vostri sogni”. Dal 4 al 9 ottobre presso il laboratorio “Lo scrigno dell’Arte” si terranno attività dimostrative gratuite, aperte a tutti.   

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