Le origini della città di Mazara: i Normanni

Cosa raffigura l'altorilievo collocato sopra la porta principale della Cattedrale? Leggi l'articolo per scoprilo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Marzo 2024 18:50
Le origini della città di Mazara: i Normanni

Dopo la conquista dei musulmani (clicca qui per leggere l'articolo) nel 1091 i Normanni, che prima si insediarono nell'Italia meridionale, estesero il loro dominio alla Sicilia. Nel libro "Conoscere Mazara" di Antonino Sammartano si legge: "Mazara, però, venne conquistata quasi due decenni prima, nel 1072, dal conte Ruggero che, prendendo possesso della città, vi innalzava l'insegna della Croce col motto "Cristo vince", dando cosi alla sua conquista quasi la nobile impronta di una crociata". Ruggero I fortificò la città con una nuova cinta muraria, "sullo stesso tracciato delle mura precedenti" e un castello in prossimità del mare.

Nel 1075, un tentativo di riconquista musulmana guidato da Mokarta, nipote del re di Tunisi, fu respinto."Le nuove opere difensive vennero ben presto messe alla prova dal tentativo di riconquista da parte dei Musulmani fatto appena qualche anno dopo, nel 1075. Al comando di una flotta di 150 navi, un nipote del re di Tunisi, di nome Mokarta, sbarcava a Mazara e cingeva d'assedio il Castello. La fortezza resistette per circa una settimana, finché una schiera di cavalieri normanni, guidata dallo stesso conte Ruggero accorso in difesa della città assediata, riusci a sbaragliare gli assedianti facendone prigionieri molti, fra i quali lo stesso Mokarta. L'evento rimase vivo nella memoria popolare e un canto, raccolto dal Pitrè, ancora nel secolo scorso così lo commemorava: Sugnu risortu a farivi sintiri / A soccu fici lu conti Ruggeri / Amurusu di Cristu e di la fidi / Unitu a quattrucentu cavalieri.

/ Cc'era a Mazara tanti Saracini / Muarta sulu arzava li banneri / Cci fu 'na guer- ra, sintistivu diri. / Persi Muarta, e cu vinciu? Ruggeri. Traduzione: Sono risoluto a farvi sentire / ciò che fece il conte Rug- gero / per amore di Cristo e della fede / assieme a quat- trocento cavalieri. / C'erano a Mazara tanti Saraceni / Mokarta solo alzava le bandiere. / Ci fu una guerra, l'a- vete sentito dire. / Perdette Mokarta, e chi vinse? Ruggero. Anche un altorilievo, oggi collocato sopra la porta principale della Cattedrale, raffigurante il conte Ruggero a cavallo vittorioso sul condottiero nemico, ha conservato nei secoli la memoria della definitiva sconfitta dei Musulmani a Mazara. "

Conte Ruggero I non stabilì una sede fissa, ma risiedeva in diverse città, tra cui Mazara. Qui, nel 1093, riordinò la proprietà fondiaria e fondò il suo potere sul sostegno della Chiesa e della borghesia cittadina. Nel 1093 Ruggero I istituì la diocesi di Mazara e nominò il primo vescovo, Stefano. Nello stesso anno fece costruire la Cattedrale consacara al Santissimo Salvatore. Nel 1097 Ruggero I convocò a Mazara un'assemblea di vescovi e baroni per regolare la questione delle decime. "Fra le concessioni che re Ruggero fece ai vescovi vi era anche quella della decima, che essi avevano il diritto di percepire su tutti i tributi regi imposti alle città e alle terre demaniali.

Anche i feudatari dovevano la decima ai vescovi. Ma la concessione fatta dal sovrano non era regolamentata da una norma ben precisa, per cui sorse ben presto un contrasto fra i baroni, i quali non volevano pagare le decime, che dicevano di voler destinare alle chiese delle loro terre, e i vescovi, che non intendevano accettare l'ingerenza dei feudatari nell'amministrazione ecclesiastica. Per risolvere il contrasto, re Ruggero convocó a Mazara nel 1097 in una grande assemblea tutti i vescovi e i baroni della Sicilia: era una specie di parla- mento che si riuniva per la prima volta.

Nel corso della singolare assemblea l'accordo fu raggiunto: i baroni si impegnavano a versare le decime ai vescovi e questi a loro volta a riservarne la terza parte alle chiese ubicate nelle terre feudali." Sotto i Normanni, Mazara conobbe un nuovo sviluppo economico, con l'apertura di nuovi sbocchi commerciali e la prosperità dell'agricoltura. Dal punto di vista urbanistico, Mazara non subì cambiamenti  drastici durante l'epoca normanna. La città venne dotata di una robusta cinta muraria che, come citato in precedenza, venne costruita sul tracciato delle mura musulmane preesistenti.

La cinta muraria aveva una forma irregolarmente quadrangolare e presentava quattro porte: Porta Mokarta, Porta Palermo, Porta Salaria (poi chiamata Porta Regina), Porta Cartaginese (poi chiamata Porta Chiaramonte, Carricatore e Portello). All'interno della città, venne eretto un castello nello stesso sito di una precedente fortezza musulmana. Il castello era rafforzato da baluardi e torrioni e serviva sia come struttura di difesa che come dimora. Numerose torri di avvistamento, invece, furono costruite per proteggere la città da attacchi esterni.

Le torri sorgevano lungo le mura, sulle alture del territorio mazarese e lungo il litorale. Le torri costiere comunicavano tra loro e con quelle dei litorali di Marsala e Sciacca. Il rifiorire della fede cristiana portò alla costruzione di chiese e monasteri oltre alla Cattedrale vennero costruite la Chiesa di San Nicolò Regale, la Chiesa di Santa Maria delle Giummare, il monastero di San Michele e la Chiesa di San Vito. Il 18 novembre 1189, il re Guglielmo II il Buono morì senza eredi diretti.

La sua legittima erede era Costanza d'Altavilla, moglie di Enrico VI di Svevia, futuro imperatore del Sacro Romano Impero. Tuttavia, il trono di Sicilia passò al cugino di Guglielmo, Tancredi che regnò per soli 5 anni morendo il 10 febbraio del 1194. La sua morte aprì la strada all'ascesa al trono di Costanza d'Altavilla e di suo marito Enrico VI. Enrico VI, in qualità di marito di Costanza, era l'erede legittimo del regno di Sicilia. L'ascesa di Enrico VI al trono di Sicilia ebbe un impatto significativo sulla storia dell'isola che si trovò sotto il dominio di una dinastia straniera, dinastia che approfondiremo nel prossimo articolo. 

Caterina Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza