Il giornalista Milo Infante sarebbe indagato per diffamazione. La notizia dell'indagine nei suoi confronti è stata data dallo stesso giornalista su Instagram lo scorso 16 marzo e ripresa oggi da alcuni siti che parlano di inchiesta "nell'ambito della scomparsa di Denise". La Procura di Marsala avrebbe smentito di aver aperto un’indagine nei confronti del giornalista conduttore della trasmissione di Rai2 “Ore 14” nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina rapita a Mazara del Vallo l'1 settembre 2004 e per la quale su richiesta della stessa Procura il Gip di recente ha disposto l’archiviazione.
Secondo quanto si apprende Infante sarebbe invece indagato dai pm di Caltanissetta per diffamazione. Per competenza territoriale quando ci sono dei magistrati tra le parti offese o tra gli indagati ad occuparsene è un’altra Procura. Infante in questo ultimo anno ha tenuto accesi i fari della misteriosa scomparsa della bimba con diversi servizi realizzati a Mazara del Vallo.
“Non ho mai detto di essere indagato dalla Procura di Marsala come ha scritto qualcuno. Io sono stato raggiunto – dichiara amareggiato lo stesso Milo Infante al Corriere della Sera- da un avviso di garanzia dalla Procura di Caltanissetta con l’accusa di diffamazione, per giunta aggravata. Quindi, da Marsala non può essere arrivata nessuna smentita, perché io non ho mai detto di essere indagato da quella Procura. Al momento sto aspettando che mi arrivino le carte. Sono sereno e tranquillo di non aver detto niente di diffamatorio; se la diffamazione consiste nel criticare delle indagini aperte e chiuse a tempo di record, allora sono colpevole.
Ma lo direi di nuovo. I giornalisti sono i cani da guardia del potere e la magistratura rappresenta un potere dello Stato. Se volete i giornalisti adoranti e che battono le mani ogni volta che arrestate qualcuno fate pure... Io penso che quando lo Stato fallisce non potete chiederci di dirvi che siete stati bravi. Il caso di Denise Pipitone –sottolinea Infante- è uno dei più grandi fallimenti della giustizia italiana, per 17 anni e mezzo hanno fatto finta o cercato male una bambina che è stata rapita.
E ora la tua preoccupazione è querelare i giornalisti? Questa è la mia amarezza. Non è così che si cerca Denise”.
A Milo infante è pervenuta la solidarietà dei genitori di Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi.