In “Nero Siciliano” di Maria Grazia Melia la chiave del delitto di via Poma?

L’autrice, già giornalista Rai, da alcuni anni vive a Mazara del Vallo ove ha creato un “boutique hotel” nella kasbah

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Novembre 2021 15:31
In “Nero Siciliano” di Maria Grazia Melia la chiave del delitto di via Poma?

In un romanzo la soluzione del caso di via Poma? Nero Siciliano di Maria Grazia Melia è ambientato in Sicilia ma sono troppe le analogie con il delitto di Simonetta Cesaroni, assassinata a Roma, nella sede degli Ostelli della Gioventù, il 7 agosto del 90, uno dei più famosi “cold case” italiani. Sul delitto si è scritto di tutto ma mai si è arrivati all'individuazione di un assassino. 

L'autrice, Maria Grazia Melia (in foto collage di copertina), che ha lavorato come giornalista per le testate TGR e TG 3 della Rai a Roma, da alcuni anni si è trasferita a Mazara del Vallo, dove è nata, creando un “boutique resort”, nel centro storico, nella cosiddetta “kasbah”, riqualificando un’area prima degradata, per diffondere storia e tradizioni dell'Isola.

Pubblicizzato dalla casa editrice goWere come "il libro più intelligente su un famoso cold case italiano", “Nero Siciliano” ha superato le aspettative, scalando le classifiche Amazon, di fatto la più vasta vetrina internazionale per il mercato dell’editoria. Tra i best sellers più volte è stato affiancato ad autori di ben altra fama come Ken Follet, Camilleri, Agatha Cristie, Hillary Clinton.

Anche in un articolo pubblicato su TGCom 24 qualche giorno in merito all’argomento del libro si fa riferimento al caso di via Poma, ma non solo. “Intorno all'omicidio –si legge- gravita Palermo, metafora di una Sicilia passiva ed enigmatica come emerge dalle riflessioni di uno dei protagonisti, Matteo Durante, poliziotto con una spiccata vocazione da sbirro 'il commissario pensava che per quanti colori possedesse questa terra solo uno fosse capace di descriverla meglio degli altri perché era un paradosso, come l’acqua racchiusa in un pozzo.

Un colore che è nero nel profondo ma non può essere descritto in superficie. A quella trasparenza Durante aveva dato un nome chiamandola semplicemente Nero Siciliano’ da qui il titolo del romanzo. Scorrevole e denso di dialoghi lo stile si avvicina ad una sceneggiatura, ma non manca l’introspezione e sono ben delineati i personaggi. Gli appassionati di cold case troveranno anche un assassino, ingrediente che non può mancare nella tradizione del giallo.

Dopo aver letto, quasi tutto d'un fiato, “Nero Siciliano”, posso certamente affermare, come del resto già evidenziato da alcuni noti critici, che si tratta di un romanzo molto intrigante, scritto benissimo e ambientato in ambiente aristocratico, quello palermitano, che certamente cela, considerata la sua storia, molti misteri legati al suo fulgido passato. Credo proprio che questo romanzo della collega Maria Grazia Melia possa essere l’ispirazione per una pellicola cinematografica e chissà, magari, far luce su uno dei efferati misteri italiani.

Francesco Mezzapelle 

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