Il Parco di Pantelleria ottiene la Carta Europea per il Turismo sostenibile

Il Parco di Pantelleria è stato inoltre coinvolto nell'approvazione del fondo per valorizzare i patrimoni culturali.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Dicembre 2021 15:21
Il Parco di Pantelleria ottiene la Carta Europea per il Turismo sostenibile

A meno di un anno dall’avvio dell’iter procedurale, il Parco Nazionale Isola di Pantelleria ottiene la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette ed entra ufficialmente nella rete EUROPARC di destinazioni sostenibili. La decisione è stata presa il 17 dicembre durante la riunione del Consiglio EUROPARC a seguito delle verifiche sulle azioni messe in atto da tutti gli operatori dell’isola coinvolti sotto la regia dell’Ente Parco e finalizzate ad un turismo rispettoso dell'ambiente capace di incrementare il benessere economico e sociale dell'Isola.

Il prossimo mese l’ufficialità del riconoscimento avverrà tramite una lettera comprensiva delle raccomandazioni del Comitato di valutazione e del rapporto di verifica. Mentre la tradizionale cerimonia di premiazione a Bruxelles organizzata da EUROPARC, a causa dell'evoluzione della pandemia di COVID-19, sarà posticipata al 3 maggio 2022 a Neusiedler See - Parco nazionale Seewinkel in Austria, in occasione della conferenza annuale di EUROPARC.

L’ottenimento della CETS significa dotarsi di uno strumento metodologico e una certificazione internazionale che permette una migliore gestione del turismo nelle aree protette. La Carta del Turismo si fonda su un elemento centrale che è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune e un piano d'azione per lo sviluppo turistico. Il Parco Nazionale, coerentemente con i suoi obiettivi di tutela del patrimonio naturale e culturale e un impegno continuo per migliorare la gestione del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori, diventa così centro di convergenza delle attività turistiche sostenibili e intermediatore di una strumento internazionale che sarà utile a supportare le iniziative di promozione territoriale. 

Stanziato il Fondo Nazionale per valorizzare i patrimoni culturali Immateriali Unesco. Il Parco di Pantelleria interlocutore dell’emendamento approvato in manovra finanziaria

Un emendamento che racchiude un importante processo di sviluppo del lavoro fatto negli ultimi 10 anni dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; uno stimolo a nuove iniziative di valorizzazione del patrimonio italiano e che riconosce le istanze dei soggetti interessati” – con queste parole, Salvatore Gabriele, presidente del Parco Nazionale Isola di Pantelleria commenta con soddisfazione l’approvazione del testo che istituisce un Fondo 2.000.000 di euro per il 2022, per la valorizzazione dei patrimoni culturali immateriali agro-alimentari ed agro-silvo pastorali, con una quota destinata a promuovere nuove iscrizioni.

Questo strumento finanziario ha lo scopo di sostenere le tradizioni e le pratiche dichiarate dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità, in riferimento alla convenzione adottata nel 2003 e ratificata in Italia nel 2007, che stila la lista rappresentativa degli elementi quale strumento per la salvaguardia degli stessi.

Pantelleria è pienamente coinvolta in questo percorso in quanto seconda ad essere inserita in lista, dopo la dieta mediterranea, con il riconoscimento della pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria nel 2014. Ma a farne parte sono, anche, tante altre pratiche umane di grande tradizione: le Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene; l’arte dei pizzaioli napoletani; la transumanza; la tecnica di costruzione dei muretti a secco.

Lo stanziamento di questo fondo ad hoc è il risultato di un dialogo con la rappresentanza politica nazionale, che ha visto l’Ente Parco valido interlocutore istituzionale” – dice Gabriele, sottolineando il ruolo dei parchi come soggetti propositivi e non solo amministrativi ed esecutivi. “Merito va ai parlamentari che hanno tracciato uno strumento efficace per dare seguito al lavoro finora svolto e poter sfruttare il potenziale di questi riconoscimenti per valorizzare il patrimonio nazionale italiano in tutto il mondo; nonché ai vertici di settore e delle istituzioni, e ai validi rappresentanti territoriali per il prestigioso lavoro di squadra”. 

COMUNICATO STAMPA

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