Insieme si può: “L’Ato Belice Ambiente al collasso…ma tutto tace!”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Luglio 2013 10:15
Insieme si può: “L’Ato Belice Ambiente al collasso…ma tutto tace!”

Dopo un incontro tenutosi martedi 23 Luglio 2013 presso gli uffici di Santa Ninfa con il Commissario liquidatore dell'Ato Belice ambiente S.r.l. Nicola Lisma, il gruppo consiliare "Insieme si può" (composto dal Presidente del consiglio Pietro Marino, dal capogruppo Matteo

Bommarito, dal vice capogruppo Alessandro Norrito e da Domenico Luppino), denuncia e mette sotto i riflettori la pericolosa situazione di difficoltà della società causata dagli undici sindaci dei comuni che ricevono il servizio e che non versano le somme debite come ha precisato a chiare lettere il Sig. Lisma.

"Sembra assurdo – dichiara il Capogruppo Matteo Bommarito- che nessuno metta a fuoco l'attuale situazione della Belice ambiente, una situazione di enorme difficoltà manifestata dai dipendenti che vengono retribuiti a singhiozzo da qualche mese. E' altrettanto preoccupante la delucidazione fatta dal Sig. Lisma che ha spiegato come la situazione sia prossima al collasso poiché non vi sono più fondi nelle loro casse. Dobbiamo con forza far capire alla gente che non si può perennemente fare proclami elettorali da amministrazioni che si dicono pronte e al servizio dei cittadini su problemi che incombono ed investono le nostre città e poi notare come non sia stato portato avanti nessun provvedimento per la risoluzione di un problema che, con la sospensione del servizio di rimozione dei rifiuti, creerebbe enormi danni alle nostre città, alla loro immagine e non meno, alla nostra salute, creando i presupposti di un disastro ambientale se si considera che siamo pure in piena estate.

Cosa succederà se tutto ad 'un tratto il servizio verrà sospeso o se i dipendenti non retribuiti decidano di manifestare i propri diritti? Ricordiamoci che parliamo di circa 300 pesone, 300 famiglie e le tante aziende che lavorano per la suddetta società, che versano come tutti ormai, nella situazione di difficoltà economica che investe la nostra terra."

E' lecito chiedersi perché questi undici comuni ricevono tutt'ora un servizio e non pagano per lo stesso e non venga data la giusta priorità ad un settore così importante come la pulizia delle nostre città, punto cardine del collettivo quieto vivere e prerogativa indispensabile per lo sviluppo del turismo.E' la politica ed in particolare sono i sindaci che devono farsi carico di questo problema e trovare le appropriate soluzioni.

(comunicato stampa)

 24-07-2013

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