Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, fenomeni da combattere

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Febbraio 2021 14:31
Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, fenomeni da combattere

«Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l'indifferenza dei buoni». Con queste poche parole il pastore e attivista politico Martin Luther King può riassumere cos'è veramente il terribile fenomeno del bullismo. Oggi 7 febbraio è la giornata nazionale contro ogni forma di bullismo. Dal punto di vista delle scienze sociali per bullismo si intende una forma di comportamento diretto o indiretto, sia di natura fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e rivolto nei confronti di persone ritenute come "più deboli" rispetto al "bullo" che compie l'azione di violenza.

Spesso il bullismo è erroneamente identificato come una forma di violenza che si manifesta tra i più giovani esclusivamente in ambienti scolastici, ma non è del tutto vero perché può verificarsi anche in altri contesti sociali come la movida del sabato sera, dove le cronache giornalistiche hanno raccontato, anche recentemente, di casi di violente risse di massa nelle grandi città. Alcuni studiosi pensano addirittura che il lockdown abbia potuto accrescere questi fenomeni violenza. Tuttavia il bullismo non è solo circoscritto all'interno del mondo giovanile ma anche in quello degli adulti.

Degli esempi sono il mobbing in ambito lavorativo, dove il collega preso di mira viene emarginato dagli altri, o il nonnismo nell'ambito delle forze armate, dove i soldati più "anziani" esercitano un'autorità vessatoria nei confronti delle nuove reclute. Oggi, con l'avvento di Internet, è nata un'altra tipologia di bullismo,diffuso soprattutto tra i giovani ma anche nel mondo degli adulti, il cyberbullismo. Questo fenomeno è condotto dai cosiddetti "leoni da tastiera" che, nascosti dietro strumenti telematici, denigrano e insultano la persona che vogliono prendere di mira sia che essa sia una persona comune che famosa.

Fortunatamente la magistratura italiana si è fatta avanti per contrastare i fenomeni di bullismo e di cyberbullismo con la legge numero 71 del 29 maggio 2017. Eppure, non tutti - che siano vittime o testimoni - riescono a denunciare i propri aggressori, per paura o per timore di ripercussioni. E proprio per questo, si preferisce essere indifferenti. Un comportamento che porta all'amara consapevolezza che, in fondo, Martin Luther King aveva ragione: la cosa che più spaventa è l'indifferenza dei buoni.

Simone Crapanzano

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza