“Gazzelloni indigeni, 60mila ammaliati, un delatore palese”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Settembre 2013 07:22
“Gazzelloni indigeni, 60mila ammaliati, un delatore palese”

Sono rimasto sbalordito nel constatare che a fronte di una plateale passarella dal sapore prettamente elettoralistico, nessun mazarese ha ritenuto opportuno replicare. 60mila cittadini accettano le roboanti affermazioni

riguardo il futuro dell'ospedale di Mazara, evidentemente ammaliati da "Gazzelloni" indigeni, con qualche nota stonata (delatori???), intolleranti verso chi si permetta di dissentire. Nessun riferimento alle grandi problematiche riguardanti la salute che vivono questi cittadini, disagiati, sbattuti nei vari ospedali della Provincia, ed oltre, costretti a rimanere intere giornate su una barella senza la possibilità di essere assistiti nei bisogni essenziali. D'altronde, cosa aspettarsi quando a Mazara si nasce "abusivamente" nell'area di emergenza e volutamente viene taciuto perché politicamente inopportuno? Come se non bastasse, nel momento in cui vengono trasferiti in altri ospedali subiscono trattamenti da cittadini di serie B.

Mi chiedo perché lo scorso 12 settembre, in occasione del sopralluogo presso il cantiere dell'Ospedale "Ajello", non sia venuto l'assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino, era veramente così impegnata? O semplicemente non si sentiva di presenziare a fronte di affermazioni irrealizzabili? I lavori si faranno, eccome si faranno, sorgerà certamente una stupenda palazzina i cui arredi saranno completati ma non prima di cinque anni.

Trenta milioni di euro sono un boccone troppo appetibile per molti e guarda caso dovrebbero terminare in piena campagna elettorale per la sindacatura. Anche l'ex assessore Russo ogni tre mesi veniva ad inaugurare l'area di emergenza e l'inizio dei lavori, poi effettivamente iniziati dopo due anni, dell'ospedale ed anche allora, ricordo, si era in campagna elettorale regionale.

"Torneranno tutti i reparti", è facile affermarlo. "Salvo quanto previsto dalla "legge Balduzzi", unico onesto a parlarne il commissario straordinario dell'Asp di Trapani. Ma cosa prevede la "Balduzzi"? Accorpamenti, riduzione dei primariati, riconversione dei piccoli ospedali. In Provincia di Trapani è prevedibile che rimarranno due o al massimo tre ospedali: Trapani e Marsala sono intoccabili, tra Mazara e Castelvetrano chi avrà maggiore potere contrattuale? Di fatto i trasferimenti dei reparti dell'Ospedale "Ajello" a Marsala e Castelvetrano sono serviti a riempire strutture prima semivuote.

Ci sarà in futuro un'amministrazione capace di rivendicare il ritorno dell'ospedale di Mazara al prestigio "quo ante"? Le grandi professionalità che dovranno riempire questo grandioso ospedale saranno forse scelte -così come diceva l'ex assessore Russo- guardando alle effettive capacità o invece ci ritroveremo qualche prezioso gioiello il cui maggior merito è stato quello di orbitare nella sfera dell'ex assessore, vista la sinergia creatasi con l'attuale amministrazione?Mi chiedo inoltre, la radioterapia che ha innescato tutta la problematica relativa al meccanismo della ristrutturazione dell'ospedale "Ajello" sorgerà effettivamente a Mazara? O forse solo a Trapani dove a quanto pare sono già a buon punto i lavori? Magari fra cinque anni ci ritroveremo con strumenti obsoleti...

Per concludere, osservo che in questa città le opere si realizzano quando non servono più, vedi in primis la sopraelevata concepita trent'anni fa per il porto e per la pesca ed il relativo commercio, oggi profonda crisi. O come la mega struttura del mercato del pesce, ivi annessa borsa telematica, destinato a diventare, forse, un mercato ortofrutticolo. O come il mega progetto dell'abolizione della tratta ferrata rimasta al suo posto. O la riesumazione di una chiatta galleggiante su uno spesso strato di melma oliosa. O... Potrei ancor continuare.Il delatore è colui che denuncia senza avere il coraggio di esporsi, io mi firmo come un delatore palese.Dott. Nicolò Di Giovanni

23-09-2013 9,20

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