Ieri pomeriggio un cittadino mazarese, mentre si trovava in ufficio, ha accusato un grave malessere. Ha perso conoscenza. I colleghi di lavoro si sono attivati immediatamente. Lo “sventurato” viene trasportato con urgente al pronto soccorso di Mazara. Dopo un primo accertamento i medici del pronto soccorso dispongono il suo trasferimento all’ospedale di Castelvetrano. Arrivato al pronto soccorso i medici ne dispongono, a loro volta, il trasferimento ad una struttura ospedaliera più attrezzata. Dopo un giro di telefonate, però, non si riesce a trovare una struttura disponibile ad accoglierlo.
Trascorrono i minuti e dopo i minuti anche le ore. Finalmente, verso sera, con un servizio di autoambulanza, si decide per il trasferimento all’ospedale di Trapani. I familiari angosciati si mettono a loro volta in viaggio verso Trapani. A Trapani, però, non accettano il paziente. L’autoambulanza, con l’ammalato, è costretta a ritornare a Castelvetrano. Il paziente viene “posteggiato” in una saletta del pronto soccorso.
Passano i minuti, passano le ore. Aumentano le preoccupazioni e l’angoscia dei familiari.
Passa la notte. Nessuna notizia. Passa l’intera mattinata.
Nel momento in cui stiamo scrivendo questa nota (ore 13, 35) si rimane in angosciosa attesa.
Non sappiamo come finirà la storia. Speriamo di non doverla raccontare in modo più tragico.
Chi è responsabile di questa situazione? Chi risponderà al’ammalato e ai loro familiari per le preoccupazioni e per lo stress che stanno sopportando?
E mentre i mazaresi sono costretti a fare la spola da un ospedale all’altro, sullo sfondo rimane la vicenda dell’ospedale di Mazara.
Quando finirà questa vomitevole passerella di politici, di amministratori e di funzionari che fanno a gara per vantare dei meriti, quando dovrebbero tutti vergognarsi?
Quando avremo una struttura ospedaliera adeguata disponibile nel nostro territorio?
Quando arriverà il momento in cui questa comunità saprà indignarsi e ribellarsi?
E in tanto passano i giorni, passano i mesi, passano gli anni. E di sanità si può anche morire!
Vito Gancitano segretarioCgil Camera del Lavoro Mazara
(Comunicato Stampa)
01/06/2016
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