Furti di rame: operazione di controllo del territorio: Arrestati due soggetti dai Carabinieri

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Ottobre 2015 09:15
Furti di rame: operazione di controllo del territorio: Arrestati due soggetti dai Carabinieri

Per contrastare il sempre più dilagante fenomeno dei furti di cavi e manufatti in rame, che tanti disagi crea, cagionando innumerevoli black-out e oscuramenti di intere aree urbane e rurali, la Compagnia Carabinieri di Castelvetrano si è attivata predisponendo una adeguata attività di controllo nell’intero territorio di competenza, con effettuazione di mirati servizi da parte di tutti i Comandi Arma dipendenti, soprattutto a cavallo degli orari serali e notturni, preferiti di norma dagli autori di tali reati. Ed i risultati non si sono fatti attendere.

Infatti, nella nottata di giovedì, una pattuglia della dipendente Stazione CC di Partanna, nel transitare lungo quella via Cialona, udiva dei rumori sospetti provenire dall’interno del parcheggio del locale supermercato “Despar”. La cosa appariva subito sospetta, tenuto conto che a quella tarda ora chiaramente non vi era alcuna attività in corso presso il citato esercizio commerciale, ma soprattutto a motivo del fatto che il supermercato risultava chiuso da qualche tempo per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione. Tra l’altro, l’ignota attività veniva eseguita curiosamente mentre il supermercato in tema si presentava completamente al buio.

A questo punto, onde appurare quel che stava accadendo, i militari richiamavano a loro supporto una pattuglia delle vicina Stazione Carabinieri di Salaparuta ed una della Stazione di Gibellina, anch’esse impegnate in appositi servizi di prevenzione e repressione del citato fenomeno dei furti di rame. Dopo qualche minuto, quindi, le forze presenti facevano irruzione nel parcheggio del citato supermercato, ove sorprendevano due soggetti che erano intenti a caricare diversi tronconi di tubi di rame. Il duo veniva quindi bloccato prontamente ed identificato.

Il materiale che stavano caricando in un auto, di proprietà di uno dei due, si rivelava essere tubi di rame di varie sezioni, per un numero totale di ottanta circa, che, per opportune esigenze di carico e trasporto, erano stati recisi fino alla lunghezza massima di cm. 170. Oltre a ciò, in prossimità dell’auto, a terra vi era una cesta in plastica, che a sua volta conteneva:    un paio di cesoie metalliche di grosse dimensioni;    un paio di guanti da lavoro;    una torcia elettrica;    circa 40 Kg di cavi elettrici di varia foggia, misura e colore, le cui estremità si presentavano evidentemente tranciate.

Di fronte all’evidenza, i due spontaneamente riferivano che si erano recati in loco per rubare del rame, che avevano appena asportato dagli impianti di refrigerazione ed elettrico del citato supermercato.Subito dopo, i militari procedenti riscontravano altresì che il cancello metallico delle cabine-box, da cui i tubi ed i cavi erano stati estratti, presentava degli evidenti segni di effrazione.

I due soggetti, risultati tra l’altro essere gravati da precedenti penali specifici per furto, venivano dichiarati in stato di arresto ed accompagnati presso la Caserma Carabinieri di Partanna, per gli accertamenti del caso ed  identificati in:    PLAIA Pietro classe 1987 Gibellinese, censurato;    BASILE Gaetano classe 1992, di Marineo ,ma domiciliato a Gibellina, anch’esso censurato;mentre il materiale rinvenuto, l’auto e gli attrezzi, sottoposti a sequestro.

Per i rei, in attesa dell’udienza di convalida, venivano disposti gli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, tutte site in Gibellina.Al termine degli accertamenti, il giorno seguente, l’arresto dei due veniva convalidato dal G.I.P. di Sciacca e per gli stessi veniva disposta rispettivamente:     per il Basile, la sottoposizione alla misura dell’obbligo di dimora in Gibellina;     per il Plaia, la sottoposizione alla misura cautelare  degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico.

Le prossime indagini mirano ora ad individuare gli eventuali ulteriori complici, nonché,  soprattutto, i canali attraverso cui il rame asportato sarebbe stato rivenduto sul ‘mercato nero’.  Non sono esclusi ulteriori sviluppi.

(Comunicato Stampa)

16/10/2015

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