Truffa ai danni di un anziano mazarese da parte di sedicenti personaggi che si erano presentati con la proposta di un “buon affare”. Questo è quanto successo ieri mattina in una strada del centro della Città, e che ha avuto come sfortunato protagonista un anziano mazarese che ci ha raccontato questa mattina come è stato truffato.
"Ero in via Piersanti Mattarella ieri mattina intorno alle 9 –racconta il 69enne V.Q- e mi ha fermato un signore di circa 35 anni con un accento sudamericano. E dopo pochi minuti si è avvicinato un signore sui 50 anni ben vestito e si è messo a parlare con quel signore più giovane. Il 35enne ad un certo punto ha tirato fuori dalle tasche alcune pietre “preziose” ed un anello. Il signore più anziano si mostrava interessato ai preziosi e diceva che da lì a poco sarebbe arrivato un gioielliere in grado di stimare gli stessi preziosi.
Ad un certo punto è arrivato un altro uomo di circa 30 anni con un "fonocolo" per verificare i preziosi. Io stavo assistendo alla scena. L’esperto ha stimato in 12.000 euro circa il valore dei preziosi e si è detto interessato e che si poteva fare l’affare ma che al momento era sprovvisto di denaro e che doveva prelevare in banca, chiedendo al venditore di aspettare un paio d’ore, e così se ne va. Ad un certo punto il venditore dice a quanti rimasti che lui sarebbe dovuto andare via e non poteva aspettare.
Allora il cinquantenne mostrando il suo interesse ha detto che lui poteva subito andare a prendere circa 6.000 euro. Dopo un quarto d’ora è tornato mostrando un bel quantitativo di denaro, molte banconote da 100 euro. Allora mi ha chiesto per coprire la somma se avevo disponibile del denaro. Ho detto che non avevo soldi con me, ma lui ha insistito nel convincermi che avremmo potuto fare un affare guadagnandoci e mi ha chiesto di recuperare dei soldi.
Allora, ingenuamente, ho detto che potevo fare qualcosa e potevo andare a casa a recuperare qualche soldo risparmiato con la mia pensione, volevo fare un regalo a mia moglie. Sono arrivato a casa, e nonostante mia moglie mi aveva avvertiva del rischio di una truffa, ho preso 1.000 euro e li ho portati all’appuntamento, poi ci siamo spostati tutti e tre in via Leto, una parallela di Corso Vittorio Veneto. Lì ho dato i soldi all’uomo con l’accento sudamericano.
Mi ha dato 5 pietre “preziose” più un anello con pietra e poi un tesserino con un nome sul quale scritto qualcosa (nel tesserino –che l’uomo ci ha mostrato- vi era scritto un nome svedese), e mi ha detto di andare a fare la fotocopia e che lui mi avrebbe aspettato lì. Dopo aver fatto quanto chiesto sono tornato e non ho più ritrovato nessuno, ho aspettato mezzora ma non si è fatto vivo nessuno.
Sono andato da un amico gestore di un compro-oro per verificare l’autenticità delle pietre e lì ho appreso che quelle 5 pietre erano di zircone, cioè che non valgono niente, e l’anello semplice bigiotteria (vedi foto). Lo stesso gestore del compro-oro mi ha detto che un’altra persona, sempre un anziano, qualche mese prima era stata truffata allo stesso modo, gli avevano rubato 900 euro.
Sono stato così truffato, lo so che la responsabilità è mia, sono stato ingenuo, ma devo pure avvertire che questi personaggi si approfittano della debolezza delle persone raggirandole. Ho denunciato il fatto al Commissariato di Polizia, spero che questi truffatori siano assicurati alla giustizia. Io sono disperato in quanto non ho più soldi neanche per mangiare, per non dire che mia moglie sta male. Voglio avvertire quanti come me possono cadere in questo tranello ad opera di persone senza scrupoli che devono finire nelle patrie galere”.
Francesco Mezzapelle
06-05-2016 11,30
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