“…Era un piccolo porto, una porta aperta ai sogni”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Novembre 2013 07:49
“…Era un piccolo porto, una porta aperta ai sogni”

Quasi tre fa, il 20 gennaio 2011 l'Amministrazione Cristaldi, attraverso una nota, informò la cittadinanza di aver ricevuto la comunicazione ufficiale che il Dipartimento Regionale della Programmazione

aveva completato l'esame e valutato positivamente il documento definitivo del "Piano Strategico della Città di Mazara del Vallo- Mazara Città Porta del Mediterraneo" elaborato dal Comune con l'assistenza tecnico scientifica del raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle società "Avventura Urbana" di Torino ed "Eures Group" di Marsala"Con la certificazione positiva –si leggeva in quella nota- si avvia la fase attuativa del Piano, di fatto già avviata con la proposta di Piano Integrato di Sviluppo urbano (PISU) e di Piano Integrato di Sviluppo Territoriale (PIST), presentato dall'Amministrazione Cristaldi in coalizione con i Comuni di Marsala e Petrosino nell'ambito delle procedure per l'attuazione dell'Asse VI – Sviluppo Urbano – del PO FESR 2007-2013 delle Regione Siciliana, i cui interventi proposti al finanziamento rispondono alla strategia ed alla visione proposta dal documento di Piano.

Il Documento finale di Piano, attualmente in fase di stampa grafica, sarà presentato nel corso di un convegno programmato per il prossimo mese di marzo". Dopo quella nota non si parlerà più di Piano Strategico, ma, soprattutto, la cittadinanza non è stata più coinvolta nei risultati, eppure il "Piano Strategico" era stato ideato alcuni anni prima con altri presupposti, in primis come uno strumento di democrazia partecipativa.

L'amministrazione Cristaldi nell'approvare il documento del Piano Strategico, da inviare poi alla Regione, aveva indicato "alcune sostanziali modifiche in linea con gli obiettivi programmatici di sviluppo del territorio del Sindaco Cristaldi: "Investire sulla transizione dell'economica marinara", "Valorizzare la multiculturalità", "Sostenere la formazione di capitale sociale" e "Curare la qualità dell'ambiente e dello spazio fisico" sono i quattro macro-obiettivi del piano strategico, tematiche a loro volta declinate in 9 "Cantieri progettuali" (Centro Storico e Porto Canale, Porto e Waterfront, Corridoio ferroviario, Periferie, Risorse Idriche, Territori Rurali, Apertura Internazionale, Innovazione della PA locale, Welfare e città solidale) in riferimento a specifici luoghi e temi cruciali per lo sviluppo della città.

il Piano strategico costituisce il quadro programmatico all'interno del quale si collocano alcune delle operazioni infrastrutturali maggiormente sentite dall'amministrazione comunale, tra cui la riconversione del corridoio urbano attualmente occupato dalla ferrovia, il recupero e la rivitalizzazione del centro storico, la riqualificazione della costa".

Ma facciamo un passo indietro. Nel maggio 2006 l'Amministrazione dell'allora sindaco Giorgio Macaddino presentò proposta preliminare di pianificazione strategica al Dipartimento Programmazione è una proposta assolutamente preliminare. Nel 2007, nella graduatoria regionale per l'ottenimento dei fondi relativi alla progettazione, il Comune di Mazara del Vallo risultò il terzo in assoluto, il primo per minor quota di cofinanziamento (€ 15.400,00), ottenendo un contributo regionale di € 244.400. Giorgio Macaddino volle che la presidenza della commissione tecnica incaricata di aggiudicare il servizio di progettazione del Piano Strategico fosse presieduta dal dr.

Alfredo Finotti, Direttore del Consorzio Trapanese per lo Sviluppo e la Legalità. Il primo comunicato del Comune sul Piano Strategico risale al 14 maggio 2008 quando rappresentanti legali e dirigenti del Raggruppamento temporaneo d'Imprese "Avventura Urbana srl" ed "Eures Group srl", aggiudicatario del servizio di progettazione del Piano Strategico denominato "Mazara Città Porta del Mediterraneo", furono ricevuti dall'Amministrazione del sindaco Giorgio Macaddino e dai funzionari comunali gli architetti Giovanni Giammarinaro ed Antonella Russo.

"Il Piano Strategico -dichiarò Giorgio Macaddino- sarà elaborato con il coinvolgimento di tutte le forze sociali, imprenditoriali e dell'associazionismo mazarese".

La partecipazione dei cittadini. E così fu, l'Amministrazione Macaddino organizzò, presso il palazzetto dello sport di contrada Affacciata, un incontro pubblico per decidere, insieme alla cittadinanza, le linee guida del Piano Strategico. L'incontro fu condotto secondo la metodologia di partecipazione dell'open space technology (Ost) una modalità per far lavorare un numero molto ampio di persone attraverso al predisposizione di un'agenda di lavori e la formazione di specifici tavoli tematici, un primo passo per la redazione del "Piano" per l'accesso ai fondi previsti dalla programmazione negoziata 2007-2013. Al termine dell'ost fu prodotto un documento di sintesi contenente le varie proposte con l'indicazione del proponente; a memoria quel momento costituì una tappa fondamentale nella elaborazione del Piano Strategico ed una occasione importante, probabilmente l'unica, di democrazia partecipativa alle scelte sul futuro della città.

Così i consulenti e progettisti incaricati (l'Ati composta da "Avventura Urbana" ed "Eures") cominciarono a lavorare alla redazione del documento finale di Piano che presentò nel dicembre 2009, nel frattempo era però cambiata l'Amministrazione.

E' difficile immaginare che in meno di tre anni si possano realizzare le priorità previste dal Piano Strategico ma nonostante ciò alcuni dubbi ed interrogativi rimangono. Innanzitutto, come dicevamo prima, del piano strategico non vi è più menzione. Esiste una bella pubblicazione di quel Piano ma vorremmo sapere quali azioni sono state effettuate secondo le linee tracciate al suo interno. Chi nell'organigramma comunale si occupa del Piano Strategico? Probabilmente nessuno. Ci risulta che il responsabile era l'arch. Giovanni Giammarinaro, in pensione però proprio da tre anni. E' stato creato un nucleo di valutazione pubblico-privato per monitorare le attività amministrative previste nel Piano?

Quello che più rattrista è però il mancato coinvolgimento della cittadinanza negli steps successivi a quelli della redazione del progetto, i cittadini non sono stati più chiamati a condividere un progetto amministrativo, un esempio di occasione persa? Per il progetto di restyling del palazzaccio di piazza Repubblica perché non previsto un concorso di idee? Vogliamo ricordare le parole pronunciate dai progettisti: il Piano strategico appartiene alla città e non alle amministrazioni di turno. Concludiamo con una frase di Umberto Saba riportata nelle prime pagine del Piano "Mazara città porta del Mediterraneo": "...Era un piccolo porto, una porta aperta ai sogni".

13-11-2013 8,45

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