Un 2020/2021 da ricordare: insegnanti in delirio per il compito arduo di formare un parterre di studenti annoiati e depressi. Stratagemmi, scuse o mezze verità che giustificano l’inappetenza che ha pervaso molti giovani studenti. Ma la storia di oggi racconta altro, il covid19, la dad o did non rappresentano più delle scuse dietro le quali trincerarsi ma una spinta ulteriore per anticipare e raggiungere prima i propri obiettivi.
Giole Colombo, 18 anni compiuti lo scorso 14 giugno, decide che questo anno non può essere uguale a quello trascorso, che il tempo a casa non può essere “sprecato” davanti il pc ma la mancanza di “distrazioni” sarà per lui di un’opportunità per studiare e saltare in avanti di un anno. Gioele dopo svariati anni, la memoria di altri casi del genere avvenuti a Mazara del Vallo arriva ai primi anni ’70, si presenta agli esami di maturità frequentante il quarto anno del Liceo Scientifico “Adria-Ballatore” . Il D.P.R n.122 del 2009, art.6 comma2 permette il “salto” a chi per merito si è distinto negli anni precedenti. Questi alunni sono chiamati “ottisti” (Devono avere riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline) e quindi possono, se lo desiderano, abbreviare di un anno il percorso della scuola secondaria accedendo direttamente agli esami di Stato.
Giole Colombo (in foto di copertina) ci ha provato e questa volta l’emergenza covid non ha fermato i suoi sogni. Era accaduto infatti lo scorso anno, quando risultato idoneo e presente in graduatoria alla selezione nazionale per accedere agli “UWC” (Union World Colleges”) si era dovuto fermare. Quest’anno difficile per tutti, per lui ancor di più a causa di gravi problemi familiari, è stato l’l’humus dove si è formata la consapevolezza di concludere un percorso un anno prima. Bellissima esperienza, difficile, studiare contemporaneamente i due programmi non è stato semplice ma gli ha permesso di “scardinare” gli stessi programmi trovando una dimensione propria, autonoma. Gioele ha sostenuto l’esame di maturità mercoledì 23 giugno presentando una tesina di matematica e fisica sui concetti di “infinito e infinitesimo”, ha discusso un testo letterario scelto da un’insegnante, ed ha elaborato un lavoro interdisciplinare.
Gioele ci ha raccontato la sua esperienza: “I professori hanno rispettato la mia scelta. Mi è dispiaciuto lasciare i miei compagni con i quali avrei potuto trascorrere un altro anno, anche loro dispiaciuti ma al tempo stesso contenti per me. Devo dire che è stato più impegnativo di quanto credessi in quanto negli ultimi due mesi ho dovuto fra fronte a diverse difficoltà extrascolastiche, psicologicamente sono arrivato all’appuntamento molto provato ma alla fine sono riuscito ad ottenere quanto volevo. Cosa farò adesso? Certamente continuerò i miei studi in campo scientifico. Sto vagliando una serie di possibilità”. Lo studente ha dimostrato tenacia, determinazione, volontà di smentire con i fatti anche chi pensava che stesse facendo un azzardo, lo ha fatto grazie al sostegno di chi ha sempre creduto in lui, la famiglia, gli amici, che lo hanno incoraggiato.
Gioele Colombo ha vinto la sua sfida personale, una sfida in primis con se stesso, dimostrando concretamente che nel mondo della scuola il periodo dell’emergenza covid-19 oltre alle molte criticità ha rappresentato anche un’opportunità per lo sviluppo di nuove capacità sperimentando nuove metodologie per affrontare lo studio e l’apprendimento con la possibilità della formazione di nuove eccellenze.
Bravo Gioele, a te i complimenti e un grosso in bocca al lupo per il proseguo degli studi dall’intera redazione di Primapagina.
Francesco Mezzapelle
