De incivilitate mazariensis –part.6

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Agosto 2014 06:54
De incivilitate mazariensis –part.6

Come a Canneto di Caronia anche Mazara del Vallo è luogo di fenomeni inspiegabili degni della serie televisiva "X-files"?

La piccola frazione in provincia di Messina –ricordiamo- è salita alla ribalta della cronaca italiana dal febbraio del 2004 per via di strani fenomeni, ripresi anche di recente, di combustione; contatori, televisori, aspirapolveri ed altri oggetti contenenti parti metalliche prendevano fuoco improvvisamente e spontaneamente.

Inizialmente si è pensato a difetti di fabbricazione o surriscaldamento ma con l'aumentare dei casi e delle esplosioni la situazione si è fatta preoccupante. Le teorie su questo fenomeno si sono moltiplicate durante gli anni ed alcune di loro sono molto fantasiose. Presenza di poltergeist? Ufo? Elettromagnetismo? Dispersione d'energia della ferrovia elettrificata? Il mistero non è stato ancora svelato.

Anche a Mazara del Vallo iniziano ad accadere fenomeni inspiegabili, uno di questo è quanto accaduto pochi giorni fa in via S.Maria La Nuova (la via in questione si trova in pienissimo centro storico e collega la via dell'Arco a piazza Santa Veneranda) quando i residenti si sono svegliati ed hanno visto fra i fili della luce e del telefono passanti fra le case della stessa via attaccate e sospese in aria due transenne (vedi foto). Tanto lo stupore ma anche la paura per il "fenomeno inspiegabile".

Col trascorrere le ore ha preso sempre più piede però la pista che porta il fenomeno ad essere annoverato nei casi della nostra rubrica "De incivilitate mazariensis" cioè la rappresentazione fotografica dell'inciviltà di alcuni strati della popolazione mazarese, strati presenti trasversalmente alle diverse fasce d'età, dagli adolescenti agli anziani, riguarda appunto il diffuso malcostume di abbandonare, depositare o esporre i rifiuti domestici calandoli dai balconi con cordicelle e ciò specialmente per le strade del centro storico.

Alcuni residenti hanno infatti attribuito lo strano fenomeno all'opera notturna di giovani mazaresi di origine maghrebina, chissà anche loro come altri creativi cittadini risultano interessati alla "Street art"?

A parte l'ironia, da tempo residenti di via Santa Maria La Nuova lamentano –lo abbiamo più volte scritto- il grande degrado della stessa via soprattutto durante le ore notturne del fine settimana. Nel fine settimana, ma non solo, il vicolo è meta di gruppi di ragazzi, di origine autoctona e maghrebina, che vi organizzano dei veri rave-party a base di alcool e, probabilmente, droga. I segni della presenza notturna sono evidenti anche dello spettacolo che si presenta in mattinata agli stessi residenti: bottiglie ovunque, carta, rifiuti e persino atti vandalici alle porte delle abitazioni; senza parlare delle grida, urla di dolore ed anche di piacere.

Nel vicolo vi abitano circa 5 famiglie con figli e certamente c'è una certa paura ad uscire da casa, figuriamoci ad intervenire nel corso di questi rave-party, il rischio è quello di essere aggrediti dal branco in preda ai fumi dell'alcool o sotto effetto di droghe.

E pensare che quello stesso vicolo con un'inaugurazione avvenuta nell'aprile 2011 alla presenza della nota prof.ssa Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino, fu ribattezzato, con tanta di manifestazione organizzata dall'Amministrazione comunale, "vicolo del Pensiero Bambino". Nel vicolo recuperato con un investimento da parte dell'Amministrazione Cristaldi vi sono riportati su circa 60 mattonelle in ceramica pensieri ed emozioni di bambini delle scuole cittadine, pensieri semplici ma di grande impatto emozionale.

Francesco Mezzapelle

07-08-2014 8,45

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