David Camporeale: Nuovi indizi dimostrerebbero l’esistenza di un teatro a Selinunte

Redazione Prima Pagina Mazara
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18 Giugno 2019 08:04
David Camporeale: Nuovi indizi dimostrerebbero l’esistenza di un teatro a Selinunte

Una nuova affascinante ipotesi potrebbe svelare il più grande mistero custodito dal nostro Parco Archeologico: quello dell’antico teatro greco, alla cui esistenza hanno creduto i primi esploratori, permanendo tutt’oggi nell’immaginario della comunità locale, per quanto, nelle indagini effettuate nel sito, non ne siano mai stati individuati i resti. David Camporeale nel suo contributo “Nuovi indizi di un teatro a Selinunte”, pubblicato sulla rivista specialistica "Science and Technology for Cultural Heritage" (Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma), tenta di affrontare definitivamente l’annosa questione.

La tesi negazionista da tempo invalsa si fonda principalmente sulla considerazione che Selinunte sia stata distrutta nel 409 a.C., prima cioè della diffusione dei teatri di pietra, che si fa generalmente risalire alla prima metà del IV sec. a.C, benché non manchino esempi di teatri archetipici anteriori.

  Ma la ricerca del Camporeale, basata sullo studio comparativo dei teatri sicelioti, e sull’analisi degli elementi storici, letterari, religiosi e culturali forniti dalle fonti antiche, ha dato nuovi esiti d’indubbio interesse scientifico, identificando ad Ovest del fiume Modione un’ampia zona perfettamente idonea all’istallazione di un edificio teatrale. Le tracce superficiali e le anomalie riscontrate nella visione aerea dell’area, sembrano, in effetti, confermare la veridicità di tale ipotesi, che ha trovato ulteriori prove nelle ricognizioni effettuate sul terreno, dove parecchi elementi attestano la presenza di un sostrato archeologico.

Se così fosse, come l’insieme dei dati raccolti induce a credere, si tratterebbe di una scoperta di eccezionale valore, che finalmente risolverebbe uno degli enigmi più affascinanti dell'archeologia selinuntina. Nel portare a conoscenza della comunità scientifica questi nuovi indizi, lo studioso auspica che saggi di scavo possano essere opportunamente condotti nell’area individuata, al fine di verificare che le tracce rilevate non siano ingannevoli, ma realmente rispondenti a sottostanti strutture teatrali.

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