Centro Studi “La Voce”: Mazara, lavori ed interventi lasciati al loro destino.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Novembre 2015 13:25
Centro Studi “La Voce”:  Mazara, lavori ed interventi lasciati al loro destino.

In occasione della visita pastorale del Papa Giovanni Paolo II, in Mazara del Vallo, avvenuta nel 1993, fu redatto un progetto per la sistemazione della ringhiera (lato mare) e della pubblica illuminazione nel tratto compreso tra il piazzale G.B. Quinci, il lungomare G. Mazzini e l’inizio della Via G. Hopps, per l’importo complessivo di £. 700.000.000.

Successivamente, sono state eseguite le stesse opere nel tratto dalla Via G. Hopps al rifornimento carburanti per l’importo di £. 300.000.000, lavori ultimati il 12/11/2005.

Queste opere dal costo complessivo di circa due miliardi di vecchie lire, oggi offrono uno spettacolo disdicevole, dovuto alla mancata manutenzione ordinaria. In particolare i pilastrini in cemento armato rivestiti con lastre di marmo presentano in numero crescente, visto che gli incivili non mancano e che la video sorveglianza ancora latita, segni di danneggiamenti come l’asportazione del rivestimento in marmo o la rottura di parte di esso.

Se poi si osservano i pilastrini senza il rivestimento, si nota come la scarsa qualità del calcestruzzo, esposto agli agenti atmosferici, abbia fatto emergere i tondini di ferro ormai erosi dalla ruggine.

Le colonne di ghisa, a sostegno dei lampioni, sono fatiscenti e alcune ormai pericolanti per l’erosione innescata dalla salsedine. La prima osservazione che ci sentiamo di fare è questa: come mai i fatti che abbiamo ricordato, che si sono palesati da alcuni mesi in un crescendo inquietante, non sono stati monitorati con una sorveglianza mirata?

E inoltre, la squadra di manutentori che abbiamo notato essere stata prontamente utilizzata per la impellente e non procrastinabile collocazione di mattonelle in ceramica di rara bellezza, perché non viene attivata per eliminare, giorno dopo giorno, le conseguenze di atti vandalici che deturpano un luogo frequentato da tutti, luogo simbolo per ogni mazarese legato alla sua città?

Ed a proposito di manutenzione ordinaria, qualcuno dei nostri amministratori e dei tecnici preposti si è accorto che i marciapiedi delle vie cittadine, a causa del distacco dei mattoni di copertura, sono diventati delle vere trappole per i pedoni, che ormai collezionano traumi, risarciti (ma questo non ripaga certo tutti i disagi che il trauma induce) con conseguenti ingenti danni erariali, perché a carico del bilancio comunale?

Relativamente alla ringhiera e illuminazione del lungomare, qualche cittadino, adirato per il degrado e per l’assoluta trascuratezza dell’amministrazione, con qualche malizia che non ci appartiene, sospetta che l’Amministrazione Cristaldi abbia appositamente abolito la manutenzione dei beni comunali per poi intervenire, magari, con perizie di somma urgenza con costi alquanto elevati per eliminare il pericolo che si è creato.

Naturalmente non sarà così, ma come biasimare chi dubita, visto che abbiamo assistito al lento e inesorabile depauperamento dell’ufficio tributi che, ridotto progressivamente il personale comunale, non è stato più in grado di svolgere il ruolo ad esso assegnato e quindi è stato facile giustificare il ricorso all’esternalizzazione del servizio tributi, con i costi conseguenti.

Ma questi signori che vengono stipendiati da noi, hanno la consapevolezza dei danni che arrecano alla cittadinanza per loro insipienza, non volendo neppure pensare che sia per piccoli e miseri interessi personali?

Egregi e disattenti amministratori, vi ricordiamo sommessamente che per evitare ulteriori danni e un aggravio di spese, un buon padre di famiglia non trascura la manutenzione dei propri beni.

Cristaldi ha dimostrato ad oggi di non occuparsi di queste piccole cose, ma delle grandi opere realizzate, non dall’amministrazione ma da altri Enti, come l’ospedale, la sopraelevata, la strada provinciale Mazara-Granitola.

Per dovere di cronaca bisogna riconoscergli il merito di roboanti comunicati stampa, questi certamente ben riusciti.Centro Studi “La Voce”

25/11/2015

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