Una nuova moda? Il “Fai-da-te” nel rattoppare le buche stradali

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Maggio 2014 08:30
Una nuova moda? Il “Fai-da-te” nel rattoppare le buche stradali

Pochi giorni fa abbiamo parlato di una simpatica (ma anche pericolosa) trovata di alcuni cittadini i quali stanchi di dover quotidianamente incappare in una buca grossa posta quasi all'incrocio fra la via Val Di Mazara e la Via Egitto avevano sistemato al suo interno, "approfittando" anche della vegetazione cresciuta spontaneamente al'interno della stessa buca, un vaso in plastica con un alberello.

Abbiamo pensato ad un provocatorio escamotage per segnalare la presenza della grossa buca (una delle centinaia che caratterizzano le strade mazaresi).

Abbiamo anche pensato all'inizio anche dalle nostre parti della moda, o necessità, dell'orto urbano. Il fenomeno non è nuovo e ricorda il periodo della II Guerra Mondiale quando era molto difficile riuscire a reperire il cibo. Si dice che a Roma vennero utilizzate anche le aiuole di via dei Fori Imperiali, ma forse era soltanto propaganda. Adesso invece chi si appresta a coltivare un fazzoletto di terra lo fa il più delle volte per piacere personale sperando di riuscire a mangiare qualcosa di genuino frutto del proprio lavoro.

Comunque l'alberello piantato all'incrocio (foto 2) seppur simpatico era stato da noi avvertito anche come un pericolo per la circolazione. Chissà forse chi ha avuto quell'idea ci ha dato ascolto e non ha solo tolto l'alberello ma addirittura ha provveduto a rattoppare la strada (vedi foto 1).

Così la città di Mazara del Vallo si conferma capitale del "patchwork urbano" (ricordate il rattoppo di alcune strade cittadine o, meglio ancora, l'utilizzo di mattonelle in ceramica decorate dal compianto artista Salvino Catania per rattoppare il fondo della villa comunale Jolanda?).

L'ignoto "artista" dopo aver eseguito il lavoro ha avuto anche l'accortezza di segnalare l'asfalto fresco con un triangolo catarifrangente che ogni automobilista dovrebbe avere in dotazione all'interno del proprio mezzo.

Insomma ancora una volta possiamo ben dire che le buche in città alimentano la creatività di cittadini.

Nell'ultimo caso il cittadino in questione meriterebbe un "crest" del Comune per aver fatto risparmiare soldi all'Ente evitando anche ulteriori richieste di risarcimento nel caso alcuni cittadini fossero stati coinvolti in un incidente provocato dalla stessa grossa buca.

Francesco Mezzapelle

25-04-2014 10,24

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