Ultime della sera. ​Via della Pace…

La via da cercare tra chi resta e chi ci ha preceduto!

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Novembre 2021 19:00
Ultime della sera. ​Via della Pace…

Via della Pace…. Questa significativa intitolazione della strada del nostro cimitero mi ha sempre colpito sin da piccolo perché è il reale simbolo del luogo che custodisce i nostri defunti. La raggiunta pace e il riposo eterno di coloro che ci hanno lasciati custodita in un luogo ben definito dove i viventi si approcciano con riverente timore ma anche con rinnovata riflessione sullo scorrere e trascorrere della vita.

Via della Pace… Spesso la pace di chi ci lascia non coincide con la serenità di chi resta e la “mancanza” è un sentimento, una situazione al quale/alla quale ci si abitua ma mai abbastanza perché indice di una porzione di vita, di una esistenza, di un mondo affettivo che ci ha lasciato e che non ci appartiene più se non nell’intimo.

Via della pace è pertanto quella che chi rimane è obbligato a cercare attraverso la consolazione di quanti amorevolmente ti circondano ma anche attraverso nuovi percorsi sin qui magari inimmaginati che aiutino a vedere e trovare una ricchezza dove prima lo sguardo non arrivava.

Convivere con il ricordo non è facile ma è importante ed essenziale. Il ricordo è qualcosa di noi che ci riempie e che siamo chiamati a coltivare e trasmettere.

Molto bravi in questo sono stati i nostri avi che ci hanno insegnato ad amare e ricordare i familiari defunti attraverso semplici gesti e tradizioni che si proponevano non solo di non fare sfiorire la memoria e i legami ma anche di crearli e generarli laddove non erano esistiti in precedenza.

Ed ecco allora che la notte prima della ricorrenza della commemorazione dei defunti i bambini andavano a letto con la speranza, con la promessa, con la certezza che i familiari “morti” si sarebbero ricordati di loro che rappresentano la “vita” attraverso doni e regali copiosi spesso origine di desiderio.

E la mattina il trionfo della gioia e della gratitudine per i regali offerte nelle ceste: giocattoli, vestiti, scarpe ma soprattutto dolciumi, frutta martorana e pupe/pupi di zucchero. Colori, profumi e gusti della nostra terra per offrire il gusto buono, il sapore dolce ad una ricorrenza dura ma con il grande scopo di affermare che i legami non muoiono e che che il ricordo ci fa vivere nella continuità e nell’affermazione di una vita che continua.

La Via della Pace passa anche attraverso uno sforzo di andare oltre e attraverso la certezza che chi ci ha preceduto ci guida e ci osserva dal cielo e ci vuole ancora immensamente bene.

Vorrei tanto che certe tradizioni familiari fossero ardentemente conservate e non cedessero il passo a feste di ben minore spessore che hanno dalla loro il forte battage commerciale.

Ma la Via della Pace è dura e va percorsa secondo sentimento. Buona commemorazione !

di Mare CALMO

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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