Ultime della sera: “Venti di guerra e speranze di pace”

“Chi fa la guerra dimentica l’umanità” (Papa Francesco)

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Febbraio 2022 18:30
Ultime della sera: “Venti di guerra e speranze  di pace”

24 FEBBRAIO 2022. La Russia invade l’Ucraina. Mi fermo a leggere la notizia corredata dalle immagini di un’ esplosione e mi manca il respiro. Mi sembra di essere finita tra le pagine di un libro di storia, pagine tristi, pagine che salterei volentieri, che raccontano di atrocità che non devono più ripetersi e che adesso improvvisamente si vestono di attualità. Incredula, la mia mente si riempie di immagini terrificanti e scenari di fantascienza. Anche due anni fa, di fronte ai terribili reportage di Wuhan rimasi sconcertata. Com’era possibile nel ventunesimo secolo essere attaccati da un virus? Ben presto la nostra vita venne completamente sconvolta. Da un giorno all’altro furono annullati i viaggi, chiuse le scuole e le strade. Fummo confinati per mesi nelle nostre case, soli e impauriti, davanti ai bollettini giornalieri con il numero dei malati e dei morti a causa del Covid19. Tanta paura, tanta desolazione, tanta solitudine.

24 FEBBRAIO 2022. La Russia invade l’Ucraina. Mi fermo a pensare che non sono pronta per tutto questo. Mi ero convinta, ma sbagliavo, che dopo gli effetti catastrofici della seconda guerra mondiale, mai più si sarebbe messa a rischio la pace mondiale, proprio come accadde nel secolo scorso, quando sembrava impossibile che nell’epoca del progresso scientifico ci fossero ancora guerre e rivoluzioni sanguinarie. Invece allora gli uomini dovettero ricredersi e prendere le distanze da un ottimismo ingenuo. L’istinto di distruzione dell’uomo è purtroppo sempre presente, insieme alla volontà di potenza.

27 FEBBRAIO 2022. In tutte le piazze d’Europa la gente si riversa sulle strade a chiedere pace. Ecco apparire la luce della speranza. Non è tutto perduto finché si invoca la pace e si vede nella guerra solo distruzione e morte. Abbiamo imparato dal passato che non ci sono vincitori e vinti, ma solo vinti, solo morti, solo dolore e lacrime. Non ci sono armi che possono proteggerci. Il progresso non può sostituire il buon senso e la capacità di mettere da parte gli interessi economici e politici al fine di trovare una soluzione pacifica.

Riportando le parole del grande Gino Strada: “Concepire un mondo senza guerra è il problema più stimolante al quale il genere umano debba far fronte. E’ anche il più urgente.”

Occorre in modo prioritario diffondere una cultura di pace che si opponga non solo alle armi, ma anche ad atteggiamenti di supremazia e di sopraffazione dell’altro. Bisogna far sì che all’interno delle aule scolastiche si respiri un clima fraterno di partecipazione e condivisione in cui ciascuno contribuisca al bene comune. Diventa necessario abolire, anche negli ambienti di lavoro, una competizione insana basata su un atteggiamento ostile e violento nei confronti dell’altro e agire per trasformare la competizione in un’occasione di confronto, caratterizzata da rispetto e accettazione dell’altro.

24 FEBBRAIO 2122. Cento anni fa la Russia governata da Putin invase lo stato dell’Ucraina. Vi furono giorni di duro combattimento. All’esercito ucraino si unirono molti volontari che combatterono per la libertà. Tutto il mondo si mobilitò per la pace, in particolare gli Stati europei, nelle cui piazze si organizzarono manifestazioni contro la guerra. Anche in Russia la gente sfidò le autorità e l’esercito per manifestare il proprio dissenso all’occupazione dell’Ucraina. Da ogni dove si levarono suppliche e preghiere guidate da papa Francesco. Egli, in prima persona cercò occasioni di dialogo, adoperandosi affinché la minaccia di un conflitto nucleare non diventasse realtà.

28 FEBBRAIO 2022. Vorrei che nei libri di storia dei ragazzi del futuro si parlasse di una strage mancata, di un pericolo scampato, di un incubo mai divenuto realtà. Vorrei che fra cent’anni si potesse leggere che nel 2022 uno spaventoso conflitto mondiale fu evitato da una generazione che, dopo aver sconfitto con tenacia una pericolosa pandemia, ostacolò e fermò, facendo prevalere su tutto la propria umanità, una spirale di violenza che rischiava di distruggere il mondo.

di Josepha BILLARDELLO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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