Ho conosciuto Paolo durante le scuole elementari. Un tipo affettuoso, infuocato e travolgente col suo faccione sempre rosa e le gote rosse surriscaldate. Agitato per natura senza molta voglia di studiare…però, quello che si dice: un bravo ragazzo! Abbiamo condiviso molti giochi e giornate ma sempre col timore da parte mia di non lasciarmi travolgere e coinvolgere troppo per non perdere di vista i miei obiettivi. Poi Paolo è scomparso: le necessità della famiglia e i ritmi della vita lo hanno portato (come tanti altri giovani) fuori dalla propria terra, in uno stato straniero dove cultura, clima e territorio non sono certamente quelli che ci appartengono.
Qui è ricominciata un’altra vita, dura e difficile, ma inesorabile; nuova gente, nuova lingua, nuovi ritmi e tante cose di cui senti la mancanza. Per non parlare di scherni, epiteti e angherie che insieme ai suoi genitori ha dovuto silenziosamente ingoiare ponendo come unico obiettivo il lavoro, la sopravvivenza e la dignità. Tutto ciò ha certamente forgiato il carattere di questo ragazzo che ha compreso che tutte le sue energie andavano convogliate in maniera intelligente e sapiente verso lo scopo che ivi li aveva condotti e che, dopo l’attenta analisi della realtà circostante, occorreva individuare una concreta e positiva risposta per trarre beneficio dalle situazioni.
Quanto vi ho detto era a me ignoto e non avrei mai immaginato che dopo 50 anni la mia strada si sarebbe di nuovo reincrociata con quella di Paolo ma soprattutto con quale modalità, circostanza e intensità! Come immaginate Paolo adesso?? Sono proprio contento di potervi dire che vi racconto una storia di successo; la vicenda di un uomo che ha saputo lavorare lottando contro situazioni e pregiudizi con la forza dell’intelligenza e del coraggio. Paolo è un imprenditore affermato della ristorazione che nella sua vicenda ha messo tanto del suo cambiando più volte posti, modalità, tipologia ma sempre mettendo alla base di tutto le sue qualità umane e professionali che alla lunga gli sono stati riconosciute.
Ma soprattutto Paolo ha lottato per la sua famiglia, per riaffermarne il valore in una terra “fredda e ostile” facendo il massimo e il possibile perché ad essa fosse riconosciuta quella dignità sociale che tante volte le era stata negata. In fondo parlo di storia comune a tanti nostri connazionali e concittadini e parlo soprattutto di storia recente senza neppure dover scomodare tempi sin troppo remoti. Parlo di positività basata su valori e su coraggio che riescono a scardinare ostacoli duri e difficili; Parlo dei tanti “Paolo” che nel mondo hanno portato il buono che ci contraddistingue.
Tra questi “valori” oltre a quelli citati c’è anche l’amicizia che è il collante di tanti legami che ci avvolgono e ci contraddistinguono nel quotidiano vivere. Di amicizia è costellata l’esperienza di Paolo che ora annovera tanti amici tra quel popolo ostile. Di amicizia Paolo mi ha ricoperto quando per un caso della vita e per la voglia di rivedersi ci siamo ritrovati a casa sua a Bonn dopo tanti anni. Apparentemente non avevamo nulla da dirci ma in realtà tutto è ripartito da dove si era interrotto; è ripartito perché era solo appena coperto nei nostri cuori.
Grazie Paolo per questa amicizia; grazie per quello che hai fatto e per come lo hai fatto e trasmesso. Paolo, uno di noi ! Uno della nostra terra che ha portato a tutti quello che aveva dentro (compreso le eccellenze siciliane). Mare calmo