Ultime della sera. La meglio gioventù

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Febbraio 2020 17:30
Ultime della sera. La meglio gioventù

L’adolescenza è un’età di contraddizioni e complicazioni ma bellissima, loro se ne renderanno conto solo col passare degli anni. I genitori non possono che starsene lì, spesso increduli e talvolta anche incazzati, perché purtroppo non esiste un manuale o un bugiardino per i rapporti con i figli adolescenti. Ci ripetiamo che adolescenti siamo stati anche noi: ci accomuna il quotidiano, come tutto diventa spesso complicato, da quando gli dici di mettere qualcosa di pesante perché fa freddo o di indossare qualcosa di diverso dalle sneakers a quando chiedi loro di rimettere la stanza in ordine e ti fulminano con lo sguardo o ti rispondono con voce cupa ed infastidita.

Quando cerchi di dare loro un consiglio, magari con delle amorevoli massime, te li ritrovi già a metà del concetto con gli occhi rivolti altrove. Ma eravamo anche noi così? Si vive nella ricerca sistematica di quel dialogo che puntualmente viene evitato, per poi chiedertelo quando meno te lo aspetti oppure proprio quando tu magari non puoi dar loro ascolto, ma devi farlo! Non si può far perdere quell'attimo, quel secondo così agognato in cui ti stanno aprendo un varco, quel momento che riempie il cuore di gioia.

Ma com’è che è finito il tempo delle corse sulle spalle, dei giochi, del solletico, dei continui perché, delle chiacchierate, della complicità, dei baci inaspettati, quando? Chi ha deciso che ci rimanesse solo il ruolo di autisti, cassieri e problem solving? Per non parlare del loro strano modo di ringraziare che deve avere qualcosa di diabolico, non si spiegherebbe altrimenti perché siamo cosi accondiscendenti. E’ un continuo respirare profondamente, cercare di mantenere la calma, l’imperterrita ricerca di un approccio distensivo, il muoversi con passo felpato, misurare le parole, perchè se sei negli anta anche se non ti sento vecchio, certe loro affermazioni ci fanno sentire antichi e inadeguati.

Antichi nonostante la mentalità progressista, nonostante ascoltiamo anche Ghali, noi che siamo su Facebook e anche su Instagram ma non su Tik tok. Combattiamo ogni giorno una battaglia generazionale, che richiede la stessa diplomazia necessaria a scongiurare la terza guerra mondiale. Ma capitano quelle volte che li ascolti e ti rendi conto che hanno già una coscienza forte, ideali e idee, concetti ben saldi come la libertà e l’indipendenza, che non pensavi di aver contribuito a costruire. Quelle volte che vedi in loro quella straordinaria somiglianza con i tuoi genitori o le tue stesse identiche reazioni.

Quelle volte che ti fermi a guardarli, con gli occhi a cuoricino per non dire da rinco. Vabbè, ci diciamo che è un periodo che passerà in attesa del manuale per il kit da genitore perfetto che non arriverà mai. Peppe Asaro

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