Ultime della sera: “La Guerra”

Domande senza risposte

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Aprile 2022 18:45
Ultime della sera: “La Guerra”

Ma la guerra, nella sua follia, una sua “etica” non dovrebbe averla?

Un soldato ha o dovrebbe avere un “codice d’onore” al quale appellarsi in caso di ordini contrari al comune senso della morale?

Negli ultimi 2500 anni c’è stato forse qualche episodio che abbia potuto far sperare il contrario?

In questo momento mi viene di ricordare “per certi versi” Alessandro Magno con il suo atipico “gentleman behavior” quando arrivava con il suo esercito in un posto nuovo. Mandava i suoi emissari chiedendo al re del luogo se preferiva arrendersi o essere sterminato insieme alla sua città. Il grande Alessandro solitamente preferiva rinominare la città chiamandola Alessandria cercando poi di fare integrare la popolazione con parte del suo esercito mantenendone comunque gli usi e costumi.

Del resto il grande condottiero cosa avrebbe dovuto farsene poi di una città rasa al suolo e quasi spopolata?

Per non parlare poi dell’odio dei sopravvissuti contro il quale avrebbe avuto a che fare in seguito.

Oggi tra Russia e Ucraina assistiamo a situazioni già vissute in passato dove il più pulito dei due contendenti ha la rogna sotto le ascelle ma senza dimenticare però che c’è un aggressore e che all’aggredito non si può affatto chiedere di non difendersi in forza di una poco pratica ed improponibile proposta del principio di porgere l’altra guancia nel nome di una pseudo pace.

Facile a dirsi quando non si è il proprietario della guancia…

Vorrei adesso spendere qualche parola sul cosiddetto codice d’onore del quale a quanto pare nessuno si è mai fatto scrupolo.

Forse…

Raschiando il fondo del barile di quanto ho letto nel passato e non fidandomi troppo della mia memoria e quindi un po’ circondato da inesattezze varie mi viene in mente la figura del samurai nella sua accezione più ampia e cioè quella che incorpora a volte anche quella del daimyō e dello Shogun.

Un’idea potete farvela se avete visto il film “L’ultimo samurai” nonostante alcune sue inesattezze.

In battaglia un samurai non ucciderebbe mai vecchi e bambini anche accidentalmente perché per lui sarebbe motivo di disonore… al punto tale da costringerlo poi al suicidio rituale per il riscatto morale.

Il film citato fa riferimento ad alcuni fatti avvenuti intorno la metà del XIX secolo che segnano per il Giappone il salto da una società feudale direttamente ad una società moderna ma senza fasi intermedie come avvenuto in Europa.

Il codice del bushido “immediatamente” andò perduto per dare spazio alla logica del Lebensraum di hitleriana memoria prima ma per fortuna in parte reindirizzato poi in una “samuraizzazione” nel mondo produttivo.

In linea generale non penso che realisticamente possiamo pensare ad un futuro sereno.

Senza considerare la situazione politica e sociale dell’Africa altrimenti dovremmo fare come i lemmings a breve potremmo avere a che fare con situazioni peggiori con quelle che al momento abbiamo in Europa… e penso alle due Coree e Taiwan solo per citarne due.

di Corrado SANSONE

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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