Ultime della sera. Il momento perfetto

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Settembre 2020 17:06
Ultime della sera. Il momento perfetto

La pesca, diceva Hemingway, è una filosofia, un modo di affrontare la vita. Una sfida continua tra l’uomo e il mare. Una sfida  però ad armi pari, in cui il pesce ha il vantaggio di essere nel suo ecosistema e per questo talvolta ha la meglio. La pesca è dunque l’eterna sfida tra l’uomo e il pesce. Tra l’uomo che cerca di prendere un animale nel suo elemento, un animale spesso considerato da tutti indifeso ed ingenuo, ma che in realtà si rivela essere un valido avversario.

Per pescare però non basta lanciare le reti o usare una canna con un amo e un’esca, la pesca è scienza. La pesca è passione e tenacia, astuzia ed ingegno. Bisogna studiare l’acqua, insomma una sfida mai la stessa e sempre nuova! Sono proprio le volte in cui si torna a casa a mani vuote che ci insegnano il valore del nostro avversario e ci portano a voler comprendere le sue abitudini e ad escogitare nuove strategie per aggirarlo. Il Grande Blu, nel quale vivono i pesci ci suggerisce un grande insegnamento.

(…) Così come gli uccelli che volano in alto sono l’immagine delle anime che aspirano verso le regioni pure della divina saggezza, i pesci rappresentano gli uomini che, tuffati nell’abisso degli interessi carnali, percorrono incessantemente i sentieri oscuri dell’oceano del mondo e si smarriscono a cercare vanamente i beni ingannatori, dove tutto passa, tutto scorre come l’onda succede all’onda. Ma cosa cercano i pesci percorrendo i fondali? Cercano il nutrimento e, più spesso, per nutrirsi, si divorano gli uni gli altri.

I loro interessi e le loro passioni si intrecciano e si combattono; è una lotta incessante nella quale i potenti trionfano e i deboli soccombono. (…) (  Le Symbolisme de la nature (1864) di monsignor De la Bouillerie – arcivescovo di Berga ). La voracità del pesce è essa stessa la causa della sua fine, quando si lascia prendere dall’amo. Per attirarlo un pesce, basta la minima esca: una mosca, un verme; persino il semplice luccichio di un oggetto dai vividi colori. La pesca con gli attrezzi costruiti dall’uomo, ci svela i meccanismi che muovono il cerchio della vita.

Il pescatore, in mezzo agli abissi ed ai temporali del mondo, laddove non si cammina come sulla terra ferma, ma dove si è trasportati dalle onde; deve saper attendere con pazienza il momento. Questa rappresenta la metafora della vita. “I pescatori sono creature affascinanti: sono capaci di stare ore in silenzio davanti alla loro canna, tenendola in mano con dolcezza ma tirando con decisione non appena si accorgono che qualcosa ha abboccato”. (Oscar Wilde) Essi, senza alcuna fretta attendono come se attorno non ci fosse nulla, come se il tempo non avesse importanza.

Attendono il momento perfetto.   Antonio Carcerano

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza