Ultime della sera, Filippo Basile, Maestro “per caso”

5 luglio 1999, per non dimenticare

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
05 Luglio 2022 18:33
Ultime della sera, Filippo Basile, Maestro “per caso”

Sono entrata a far parte dell’Associazione Italiana Formatori nel 2001 grazie al mio amico Loris, allora Presidente regionale AIF Sicilia. Mi presentò Donatella Schembri, socia AIF, formatrice, che si stava occupando di lanciare attraverso l’Associazione un premio destinato a premiare le eccellenze della Formazione pubblica, in memoria del suo caro amico Filippo Basile, proditoriamente ucciso dalla mafia il 5 luglio 1999. L’Associazione accolse l’iniziativa e nel febbraio 2001 venne lanciato il primo bando sperimentale, destinato alle Pubbliche amministrazioni siciliane.

Nella conferenza stampa del febbraio 2001, Franco Angeli, allora presidente nazionale AIF, disegnò in maniera straordinaria il profilo di Filippo, con queste parole: “Maestro non è colui che sa, ma colui che traccia per primo una strada sulla quale altri cammineranno: per un tratto, spesso il più difficile, egli la percorre, la indica a coloro che attendono un orientamento, la annuncia a quanti cerchino una direzione da seguire. Spesso si diventa Maestri per caso, per quelle circostanze inaspettate che la vita ci pone davanti e che la libertà dell’uomo potrebbe anche far rifiutare, svoltando comodamente al primo dei tanti vicoli che la vita offre a chi volesse nascondersi nella comodità dell’anonimato.

È quello il bivio in cui si diventa Maestri, e lì la scelta che trasforma uno tra tanti in uno da seguire. Filippo Basile avrebbe potuto imboccare uno di quei comodi vicoli e corridoi di cui sono piene tutte le Organizzazioni ma ha preferito non farlo. Lontano dalla luce dei riflettori, a microfoni spenti, in compagnia di pochi altri collaboratori, è andato avanti, inconsapevole forse di diventare un Maestro, consapevole certamente di ciò che andava fatto per essere all’altezza della propria dignità di uomo e di pubblico funzionario”. A quel tempo ero la segretaria generale del comune di Campobello di Mazara, nel quale avevamo appena avviato il primo piano formativo triennale dal titolo “Il valore della formazione, la formazione come valore”, che candidammo al Premio “Filippo Basile”.

Vincemmo quella prima edizione e il 5 luglio 2002, nel Salone del Centro “Paolo Borsellino” di Palermo ci venne consegnato il Premio, una targa con questa frase memorabile: “La Pubblica Amministrazione è il ponte che unisce i cittadini ai propri diritti fondamentali ed alla propria identità collettiva. Esso si regge su persone portatrici di competenze, di capacità relazionali e di valori professionali forti. Solo ciò consente di prevalere su ogni forma di potere tragicamente alternativo e di contrastare l’illegalità e l’ingiustizia”.

Non avevo mai conosciuto Filippo, ma da quel giorno, anno dopo anno, lo ricordammo in occasione del Premio in sua memoria che nel frattempo era diventato nazionale. Il Comune di Mazara del Vallo ha ospitato diverse Vetrine delle eccellenze territoriali, legate al Premio, ed ha intitolato l’Aula formativa comunale del Palazzo della Legalità di Via Giotto a Filippo, così da non perderne memoria. In tutti questi anni il Premio Basile ha raccolto migliaia di progetti formativi innovativi, realizzati da Comuni, Regioni, Ministeri, Scuole, Università, Aziende ospedaliere, di tutte le Regioni italiane, ed il Convegno nazionale AIF Pubblica amministrazione, legato alla cerimonia di premiazione, è diventato un appuntamento annuale molto interessante e partecipato.

Ma chi era Filippo Basile? Lo ricordiamo con le parole della sua amica Donatella Schembri, scritte in occasione del 1° Convegno Nazionale AIF P.A. che si tenne a Palermo il 22 ottobre 2004:

Nasce a Palermo il 10 gennaio 1961. Il 25 marzo 1986 consegue la laurea in Economia e Commercio,

presso l’Università degli Studi di Palermo, con il voto di 110/110. Il 5 maggio 1987 è nominato Consigliere in prova nel ruolo della carriera direttiva dei servizi centrali della Ragioneria Generale

dello Stato e da tale data presta servizio presso l’Ufficio Centrale della Ragioneria dei Monopoli di stato di Roma. Il 13 giugno 1989 è nominato Dirigente Amministrativo della Regione Siciliana, quale vincitore del concorso a 35 posti per Dirigente Amministrativo. L’1 luglio 1989 assume effettivo servizio. Viene assegnato al gruppo II - Tutela e Vigilanza sugli enti pubblici economici - della Direzione Interventi Infrastrutturali in Agricoltura dell’Assessorato Regionale Agricoltura e foreste.

Il 18 luglio 1995 partecipa alla selezione per l’attribuzione delle funzioni di Dirigente coordinatore del gruppo di lavoro II della Direzione Interventi Strutturali in agricoltura. L’1 febbraio 1996 assume il coordinamento del gruppo di lavoro II – Organizzazione Amministrativa e Funzionale. Il gruppo di lavoro assegnatogli, con dotazione organica di 102 Unità, assolve molteplici funzioni afferenti la gestione del Personale in servizio e in quiescenza degli uffici centrali e periferici, gli affari generali, i servizi comuni e la biblioteca.

Fin dall’inizio del suo operato, esercitato sempre con estrema serietà, correttezza e senso del dovere, individua nell’informazione e nella formazione le vere leve strategiche del cambiamento della Pubblica Amministrazione. Per questo si adopera affinché la biblioteca, già esistente all’interno dell’Assessorato Agricoltura e Foreste si trasformi da uno stanzone polveroso a un vero e proprio centro di documentazione, attivando il primo sito internet con relativo servizio di posta elettronica e creando una newsletter che consente, attraverso lo spoglio delle riviste specializzate nel settore agricolo e delle gazzette ufficiali, di avere una prima selezione dei titoli più interessanti per l’aggiornamento tecnico e normativo.

Comprende che l’informatizzazione dell’intera Amministrazione è un processo non più postergabile e per questo avvia tutte le procedure che consentono la strutturazione di un sistema informativo, centrale e periferico. Anche nella formazione del personale si pone come parte attiva e propositiva. Frequenta corsi di alfabetizzazione informatica, perché crede che l’aggiornamento del personale non dipenda né dalla qualifica né dal ruolo ricoperto; collabora alla stesura di percorsi formativi specifici, dove i suoi interventi come docente divengono momento di scambio di informazioni e di conoscenze con i discenti (tutti funzionari della Pubblica Amministrazione) in un’ottica di crescita collettiva dell’intera Amministrazione.

Il 5 luglio 1999, un lunedì pomeriggio, alla fine di una normale giornata di lavoro, Filippo Basile viene ucciso con tre colpi di pistola. Deve andare ancora a prendere il figlio e vuole tornare a casa.

di Antonella MARASCIA

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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