Quando passo dalle parti del cavalcavia della foto, mi chiedo sempre quale fosse la sostanza del messaggio di coloro che hanno lasciato questo slogan.
Certamente da tanto tempo siamo calati in una realtà dove l’estetica la fa da padrone. A parte i duri momenti del lockdown, nessuno ha mai perso la voglia di curarsi, di stare attento alla linea, di seguire scrupolosa attività fisica e di concedersi quelle attenzioni che attraverso il corpo arrivino direttamente allo spirito.
Estetica anticamera della bellezza ? Estetica forzatura della bellezza ? Estetica estrema frontiera di uno status symbol ?
Certamente ci capita di apprezzare con attenzione tutto ciò che appartiene al bello e la bellezza, a mio giudizio, non abbisogna di particolari sottolineature o attenzioni.
La bellezza ti colpisce, ti stupisce, ti fulmina, ti appassiona, ti conquista e ti riempie. La bellezza lascia il segno e risulta estremamente incomprensibile pensare che l’animo umano possa non cogliere il bello della vita, delle situazioni, della pace, della serenità, della natura, delle conquiste quotidiane, dei piccoli piaceri, dell’amicizia e…….
In questi momenti toccati dalla ferocia della guerra ci sentiamo tutti estremamente feriti da quanto esteticamente feroce essa possa risultare: la distruzione delle città, le scene di terrore, la fuga e la disperazione nei volti di chi è costretto a cercare una nuova sistemazione; la separazione delle famiglie, lo sconforto dei volti, il massacro delle perdite subite, la ferocia dei sostenitori del conflitto etc. Tutte immagini che esteticamente ci colpiscono in maniera dura !
Possano le stesse provocare la bellezza dell’accoglienza, del sostegno, della solidarietà, della vicinanza; possa il pianto e il lamento degli oppressi generare la dolcezza del cuore, l’attivismo della partecipazione, l’impulso dell’amore: quale maggiore bellezza !!!
Lo diciamo sempre: la bellezza salverà il mondo ! Dove sta questa bellezza ?
In tanti momenti ci sembra così lontana e difficile; quando la vita ci mette alla prova ogni giorno e quando attorno tutto sembra congiurare contro allora è dura guardare e pensare con occhi belli. Quando non siamo compresi, soddisfatti, gratificati la bellezza svanisce dal nostro cospetto e l’orizzonte assume un carattere oscuro.
Molto spesso ci capita di non guardare con gli occhi giusti e di non cogliere la bellezza che ci circonda; essa talvolta assume caratteri ridotti e non siamo in grado di coglierne i contorni; non riusciamo a guardare dentro le persone e dentro di noi con le giuste focalizzazioni.
Allora bellezza si, estetica no ! L’estetica deve servire a valorizzare in modo sano il bello che è dentro di noi e dentro le cose: un bel monumento, ben tenuto, ben illuminato fa un effetto diverso rispetto a uno degradato.
Un’estetica che guardi alla ricchezza delle persone e delle cose. Un indirizzo etico dell’uso estetico.
La bellezza e l’esistenza si legano reciprocamente in un nodo che si fa sempre più stretto; abbiamo sempre più bisogno di belle persone, bei atteggiamenti, begli ambienti, bel mondo. Abbiamo bisogno di un mondo da vivere in modo sostanziale e non di un mondo fintamente edulcorato.
Che allora l’estetica ci conduca alla vera bellezza !
Del resto come diceva Alda Merini: “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori...”.
di Mare CALMO
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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