Tutti al capezzale della Belice Ambiente: lacrime di coccodrillo?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Settembre 2013 14:59
Tutti al capezzale della Belice Ambiente: lacrime di coccodrillo?

La gravissima situazione economica della Belice Ambiente Spa, società ormai in liquidazione, a causa dei mancato pagamenti di gran parte dei 11 Comuni soci dello stesso Ato Tp2 rappresenta un dramma sociale

ormai prossimo alla tragedia. Dopo l'appello nei giorni scorsi dei sindacati Fiadel e Cgil adesso a lanciare l'allarme è stato la segreteria provinciale della Uil Trasporti inviando una nota al neo prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, chiedendo un incontro per discutere del futuro lavorativo dei dipendenti della Belice Ambiente Spa i quali non hanno ancora percepito gli stipendi dei mesi di giugno (pagato solo parzialmente), luglio e agosto 2013, nonché il rimborso Irpef da 730.

"Chiedo un urgente incontro presso la Prefettura di Trapani –ha affermato Giorgio Macaddino, componente della Uil-Trasporti di Trapani- al fine di scongiurare un imminente arresto del servizio di igiene pubblica non più gestibile per la negligenza ed incuria perpetrata da diversi soci della stessa società. Ritengo irresponsabile –ha sottolineato- l'atteggiamento assunto da diversi amministratori che stanno di fatto abusando del sacrificio immane dei lavoratori ormai allo stremo delle forze fisiche e psichiche in quanto ormai creditori della rimanenza del mese di giugno, luglio ed agosto 2013 nonché del rimborso Irpef da 730".

Macaddino ha scritto nella lettera al Prefetto Falco: "vi sono gli estremi per potere perseguire chi si è reso probabilmente reo di abuso della manodopera dei lavoratori costretti a prestare la loro preziosa opera in cambio di continue mortificazioni e vessazioni che hanno già leso la dignità di essere umani e lavoratori allo stesso tempo. Abbiamo registrato –ha continuato- come organizzazione sindacale diverse drammatiche testimonianze che hanno indotto interi nuclei familiari ad impegnare presso vari istituti perfino i loro preziosi in oro ed addirittura venderli per fronteggiare l essenziale di cui una famiglia ha di bisogno. Alla luce di quanto detto affidiamo alla Prefettura –ha concluso il sindacalista della Uil- un intervento urgente che possa far delineare un percorso di responsabilità".

Anche il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, ha chiesto un incontro in Prefettura per discutere al più presto di questi problemi. Così ha scritto in una nota: "l'emergenza rifiuti nei nostri comuni è ormai giunta ad una situazione intollerabile. Oltre all'incertezza su cosa accadrà dopo il 30 settembre, con il passaggio di consegne tra le ATO e le nuove SRR, su cui la Regione continua a rimanere in assoluto silenzio, i comuni che fanno parte dell'Ato TP2-Belice Ambiente si ritroveranno ad affrontare l'emergenza legata alla chiusura della discarica di Campobello di Mazara e a dover far fronte ai guasti dei mezzi utilizzati per la raccolta".

Per chi non avesse capito: la Belice Ambiente non ha più soldi per pagare gli stipendi e fornitori e l'interruzione definitiva del servizio di raccolta dei rifiuti, tanto paventata in questi anni, è ormai alle porte: così avremo cataste di rifiuti, realtà che osservavamo soltanto in tv, e famiglie sul lastrico. Di questa situazione sono parimenti responsabili i "controllori" ed i "capoccioni", quelli di ieri e quelli di oggi, che hanno alimentato lo strumento delle Ato anche non solo per fini elettorali ma probabilmente anche personali. Molti cittadini si chiedono: pagheranno un giorno? Nel frattempo a pagare sono, come al solito, i cittadini: assenza di Stato.

10-09-2013 17,00

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