NO al deposito scorie. Il M5S presente alla manifestazione svoltasi oggi a Trapani

Ciminnisi: «Auspichiamo una posizione netta e chiara della maggioranza e del Governo di centrodestra».

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Maggio 2024 11:58
NO al deposito scorie. Il M5S presente alla manifestazione svoltasi oggi a Trapani

«Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di “disponibilità a valutare” le “opportunità economiche”. Per quanto ci riguarda, e la nostra presenza oggi in piazza lo testimonia, nessuna sirena occupazionale potrà farci cambiare idea, Non rinunceremo a difendere il nostro territorio dall’ennesimo scempio ambientale e sociale».

Lo ha dichiarato stamani la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi nel corso della manifestazione in piazza Vittorio Emanuele a Trapani contro la designazione dei territori di Trapani e Calatafimi Segesta come siti idonei per allocare un deposito di scorie nucleari.

Presente alla manifestazione anche Francesca Trapani, coordinatrice del Gruppo Territoriale di Trapani del M5S: «Bene fa l’on. Ciminnisi a definire scellerata l’indicazione della SOGIN dei siti di Calatafimi e Trapani. Aree, per altro, che vivono di agricoltura e turismo, con un forte radicamento alla terra e a una storia fatta di bellezze paesaggistiche e eccellenze gastronomiche che sono tra i principali motivi di attrazione per chi viene a visitare la nostra terra. Il M5S di Trapani, coerente con la vocazione ecologista e ambientalista del Movimento, sarà in prima linea perché Trapani e Calatafimi Segesta vengano esclusi al più presto dalla lista dei siti idonei».

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