Torna in libertà Gaspare Favara, accusato di essere l’autore dell’omicidio Favoroso. Ecco le motivazioni

Redazione Prima Pagina Mazara
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26 Febbraio 2021 15:40
Torna in libertà Gaspare Favara, accusato di essere l’autore dell’omicidio Favoroso. Ecco le motivazioni

È tornato in libera Gaspare Favara, l’uomo sospettato di essere l’autore materiale dell’omicidio di Vincenzo Favoroso. A disporre la scarcerazione il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, il dr.  Francesco Parrinello, per scadenza dei termini della custodia cautelare. L’omicidio , inizialmente qualificato volontario, è stato riqualificato in colposo dal GIP, la Procura ha fatto appello avverso questa decisione, ma il Tribunale del Riesame di Palermo  ha condiviso la riqualificazione giuridica ed ha ritenuto che si tratti di omicidio colposo.

Questo ha comportato l’applicazione dei termini di custodia cautelare previsti per l’omicidio colposo, che sono scaduti. Favara è stato quindi rimesso in libertà con l’applicazione del divieto di dimora a Castelvetrano. Il presunto omicida, che è difeso dall’avvocato Massimo Mattozzi di Castelvetrano, torna quindi libero in attesa che vengano depositate le conclusioni della consulenza medico legale sull’autopsia del Favoroso e che venga fissata la data del processo. I fatti risalgono allo scorso 26 novembre 2020 quando il 33enne Vincenzo Adamo Favoroso perdette la vita in un cortile della via Mazzini, e qualcuno tentò di occultare il cadavere che venne rinvenuto in un fondo agricolo nei pressi della zona commerciale cittadina.

Le indagini dei Carabinieri portarono all’arresto del 32enne Favara già noto alle forze dell’ordine, come probabile autore del dell’efferato delitto. Lo scorso 10 febbraio invece i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno di una cavità di un albero di ulivo, non lontano dal luogo del ritrovamento della vittima, è stata una doppietta a canne mozze, perfettamente mimetizzata nell’incavo del tronco ligneo. Ulteriori ricerche hanno interessato anche il letto del fiume Modione, ove i Carabinieri, con il prezioso contributo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Palermo, dopo aver minuziosamente setacciato il corso d’acqua, hanno trovato un’ulteriore doppietta, sempre a canne mozze, protetta da un involucro di plastica ermeticamente chiuso.

Le armi, sequestrate, saranno sottoposte ad approfonditi esami, non solo di tipo balistico, ma anche per il rilevamento di eventuali tracce biologiche. Verranno, inoltre, analizzate tutte le caratteristiche tecniche delle stesse per delineare, in caso di riscontri positivi, ancora meglio il fatto criminoso dello scorso novembre. in copertina il presunto omicida Gaspare Favara

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