Tonnarella, forte puzza di rifiuti bruciati nella notte avvertita da residenti

Il “fenomeno” era stato già avvertito proprio un anno fa in un’altra zona di Tonnarella.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Luglio 2021 10:14
Tonnarella, forte puzza di rifiuti bruciati nella notte avvertita da residenti

Una forte puzza di rifiuti e plastica bruciata, nauseabonda, viene avvertita in piena notte da molti cittadini residenti nella zona di Tonnarella; si tratta di una zona ove molti mazaresi hanno la loro residenza estiva, in molti i residenti anche d’inverno. Alcuni di questi residenti ci ha riferito che l’intensità della forte puzza di bruciato varia a seconda da dove spira il vento; qualche residente nella zona ci ha riferito di non potere più tenere le finestre aperte, nonostante il gran caldo, perché l’odore acre si attacca quasi alle pareti.

Non sappiamo di certo a cosa dovuto il “fenomeno”, certamente è opera di qualcuno che non è certamente civile; sta commettendo un grave reato ambientale; qualcuno forse anche cosciente dei danni alla salute delle persone, oltre che per se stesso, che rischia di creare. Possiamo soltanto avanzare delle ipotesi, chissà forse alcuni cittadini che, non “anagrafati” nell’elenco degli utenti della Tari, bruciano i loro rifiuti in qualche terreno di proprietà. Oppure, chissà, i cosiddetti “cacciatori di rame” che una volta rubato del materiale elettrico bruciano il rivestimento in plastica per prelevare il metallo tanto richiesto dal mercato. Oppure qualcuno che brucia delle gomme per estrarre del ferro. Sono soltanto ipotesi che andrebbero verificate con dei controlli accurati da parte delle autorità competenti e dalle forze dell’ordine, in primis il NOPA della Polizia Municipale che invitiamo ad occuparsi della vicenda.

Lo scorso anno proprio a luglio ricevemmo segnalazioni simili da cittadini residenti nell’area compresa fra il lungomare Fatamorgana, le vie Australia, Canada e Capo Feto, quella per intenderci vicina alla grande centrale Snam e all'Oasi naturalistica di Capo Feto. Facendo una perlustrazione della stessa zona notammo all’incrocio fra le vie Canada e Costarica un appezzamento di terreno, senza recinzione e quindi con libero accesso a chiunque, ove sono evidenti le tracce di un “falò” recente (vedi foto copertina), la fuliggine è ancora grigia segno che qualcuno di recente aveva dato fuoco a qualcosa; purtroppo nelle vicinanze di terreni combinati alla stessa maniera nelle vicinanze ve ne sono diversi, pertanto risultava difficile individuare dove veniva perpetrato il reato.

Francesco Mezzapelle

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