“Te lo do io il Qatar”. Argentina sul tetto del Mondiale

Una finalissima ad alta tensione ma bellissima. Messi si laurea calciatore più forte di tutti i tempi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Dicembre 2022 10:27
“Te lo do io il Qatar”. Argentina sul tetto del Mondiale

Il finale era già scritto, per molti il destino, nelle stelle: l’Argentina con il migliore giocatore al mondo degli ultimi 15 anni, ha vinto il Mondiale di Calcio in Qatar. Lionel Messi aveva ancora uno spazio nella sua bacheca ricchissima di trofei, nessuno mai come lui: ha vinto tutto, e forse di più, nella sua vita da calciatore segnata da record battuti uno dietro l'altro. Si discute ancora, ma piaccia o non piaccia, Lionel Messi è il più forte giocatore di tutti i tempi senza "se e senza "ma", i numeri parlano, il resto chiacchiere da bar.

Mbappe? Un fuoriclasse, un talento naturale di quasi 24 anni con un Mondiale già vinto ma che avrà il tempo per riuscire a vincere quanto Messi. Il giovane Kylian ci ha provato a infrangere il sogno di Messi e compagni, dopo aver agguantato negli ultimi dieci minuti il pareggio, immeritato dopo 80’ che hanno visto in campo una sola squadra l’Argentina sospinta dalle giocate di “don” Leo e del Di Maria. Il “Fideo” mandato subito in campo dal ct Lionel Scaloni (il più giovane allenatore a vincere la Coppa del Mondo), dopo un Mondiale quasi del tutto vissuto in panchina, è stato autore di una prestazione fantastica e del secondo gol a chiusura di un’azione da favola che ha visto la partecipazione di Messi, Alvarez e McAllister.

L’Argentina avrebbe potuto anche segnare il terzo se fosse stata più decisa sottoporta. Un rigore procurato da una banalità di Otamendi su Dembelè ha riaperto la partita; due minuti di blackout, scambio fra Mbappe e il giovane Thuram (che Dechamps ha mandato in campo al posto di un evanescente Giroud) con spaccata al volo del “dix” che ha fatto felice un incredulo Macron in tribuna. Un’altra squadra al posto dell’Argentina si sarebbe sfaldata di fronte al ritrovato vigore della Francia con molte forze fresche in campo, Messi & Co sono ripartiti a testa bassa, proprio il “diez” negli ultimi istanti a fiorato la rete con un gran tiro respinto con difficoltà da Lloris.

Ai supplementari è successo di tutto, la Francia ha pressato ma l’Argentina è ripartita grazie anche all’ingresso di Lautaro Martinez che ha sfiorato il gol in un paio di occasioni. Nel secondo supplementare “El toro” conclude con forte tiro una bella azione, respinge Lloris ma in agguato Messi ha messo dentro il 3-2. Sembra lo stesso epilogo di Mexico 86, ogni partita però ha una sua storia. La Francia conquista un calcio d’angolo, sulla respinta della difesa argentina gran tiro di Mbappe, la palla sarebbe andata fuori se non fosse stata toccata da un gomito alto di Montiel: rigore indiscutibile con Mbappè che riporta i “blues” in vita.

L’Argentina accusa il colpo e su un contropiede Kolo Muani si trova da solo davanti la porta Argentina: tiro angolato a botta sicura ma Emiliano Martinez (miglio portiere del torneo) in formato superman, d’istinto con la gamba respinge avviando di fatto un contropiede argentino culminato in colpo di testa di Lautaro che da pochi passi fallisce il KO. Il bravissimo arbitro polacco Marciniak manda le due squadre ai rigori. Mbappe segna nonostante la deviazione di Martinez, Messi prende in controtempo Lloris, Martinez respinge il rigore di Coman, Paulino Dybala centrale spiazza Lloris, Tchouameni calcia fuori, non sbagliano Paredes e Kolo Muani; decisivo il rigore di Montiel che spiazza Lloris e regala la terza coppa del Mondo all’Argentina.

Sugli spalti impazziscono i 60mila tifosi argentini che festeggiano i loro eroi. Pianti di gioia, quelli argentini, pianti di dolore quelli francesi; lo stesso presidente Macron sceso sul terreno di gioco consola un affranto Mbappe. Cerimonia finale che illumina la calda serata di Doha, Messi miglior giocatore del torneo, Mbappe miglior marcatore con 8 reti (seguito da Messi con 7), Enzo Fernandez miglior under 21 e l’estroso Emiliano Martinez miglio portiere. Dopo la “vestizione” con una tonaca qatarina Messi riceve da Infantino la Coppa del Mondo e la conduce, atteso dai compagni, al centro del palchetto alzandola in cielo in direzione Buenos Aires dove milioni di persone festeggiano cantando l’inno argentino del Mondiale, “Muchachos”. Si chiude così la tanto discussa (e forse ancora per tanto tempo) XXII edizione dei campionati del Mondo di Calcio con questa classifica finale: prima Argentina, seconda Francia e terza la Croazia che nella finalina di sabato ha vinto 2-1 sulla sorpresa Marocco.

Appuntamento al 2026 con il Mondiale “United” che sarà ospitato insieme da Usa, Canada e Mexico.

Francesco Mezzapelle 

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