Riceviamo e pubblichiamo nota da parte di un cittadino Roberto Accomando, in merito alla festa di San Vito.
Ecco quanto si legge:
“Mazara del Vallo, cuore pulsante della Sicilia occidentale, si appresta a vivere uno dei momenti più intensi e identitari della sua storia collettiva: il Festino di San Vito, che si terrà dal 17 al 24 agosto 2025. Un appuntamento annuale che unisce la dimensione religiosa a quella popolare, in un intreccio profondo di fede, memoria e tradizione. San Vito, giovane martire cristiano nato proprio a Mazara, è il santo patrono della città. Ogni anno, il Festino di San Vito anima la città con suoni, colori e tradizioni che affondano le radici nella storia popolare e religiosa della comunità.
Tuttavia, accanto agli aspetti folcloristici e celebrativi, c’è una dimensione spesso più silenziosa ma non meno intensa: quella della preghiera, della contemplazione e dell’incontro personale con il Santo Patrono. San Vito non è soltanto il protagonista di cortei storici e manifestazioni pubbliche; è soprattutto un giovane cristiano che, per rimanere fedele al Vangelo, ha sfidato tutti e tutto. La sua storia non è solo un racconto del passato, ma una testimonianza viva che continua a parlare anche oggi a chi desidera vivere con coraggio e autenticità la propria fede.
Durante il Festino, i momenti di preghiera sono centrali e fondamentali: la novena, l’adorazione eucaristica, la celebrazione della Messa solenne, le veglie e le processioni non sono eventi accessori, ma il cuore pulsante della festa. In questi momenti, la comunità si stringe attorno alla figura di Vito non come a un eroe lontano, ma come a un amico e compagno di viaggio nella fede. Vito ha incontrato Cristo, ne è diventato amico, ha imparato da Lui l’arte dell’amore e del perdono. Ha testimoniato – e continua a farlo – che si può essere cristiani audaci e coraggiosi.
La sua figura interpella ogni credente a non avere paura di andare controcorrente, a non tacere il Vangelo, a non cedere al compromesso, ma a vivere con gioia e fermezza la propria appartenenza a Cristo. Oggi, come allora, Vito è un modello esemplare di vita cristiana, da contemplare e da imitare. Celebrare il Festino significa, allora, rinnovare il desiderio di una fede autentica, radicata nella preghiera e nella testimonianza concreta. È un invito a guardare oltre l'apparenza della festa, per riscoprire la bellezza di una vita spesa per Dio e per gli altri”.