Suicidato il giovane che aveva provocato la morte del rapper Nino Buscaino di Castelvetrano a seguito di un incidente sull’Autosole

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Dicembre 2014 17:52
Suicidato il giovane che aveva provocato la morte del rapper Nino Buscaino di Castelvetrano a seguito di un incidente sull’Autosole

Non riusciva più a convivere con il rimorso. Con il pensiero, assillante, che per colpa sua quel giovane di 26 anni fosse morto. Così, due mesi dopo il tragico incidente che aveva provocato sull'autostrada dandosi poi alla fuga, ha deciso di farla finita: si è rinchiuso nel bagno di casa e ha aspettato la morte. A trovare il corpo privo di vita del giovane residente nella provincia di Pistoia, attorno alle otto di lunedì 29 dicembre, sono stati i genitori. Inutili i tentativi di soccorso da parte del 118.

Il dramma si è consumato nell'appartamento in cui il giovane abitava. Le ragioni del suo estremo gesto le ha spiegate chiaramente in un biglietto trovato poi accanto al cadavere dai carabinieri della Stazione di Quarrata, accorsi sul posto assieme ai soccorritori.

Nella notte tra il primo e il 2 novembre scorsi, il giovane, al volante della sua Golf, aveva tamponato sull'Autosole, tra Firenze Sud e Incisa, una Fiat Seicento. Alla guida, Nino Buscaino (in foto) , 26 anni, tecnico della prevenzione molto conosciuto ad Empoli e Santa Croce Sull'Arno ed anche apprezzato rapper con il soprannome di "El Nigno". Erano all'incirca le quattro e mezzo del mattino. Mentre il giovane quarratino si dava alla fuga dal luogo dell'incidente, il ferito, estratto dall'abitacolo della sua auto, veniva trasportato all'ospedale di Careggi: attorno alle 8, la morte.

Il giovane, identificato al termine delle successive indagini, era stato arrestato due giorni più tardi dalla Polizia stradale . Nei suoi confronti era scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari per i reati di fuga dal luogo dell'incidente e omissione di soccorso, oltre che di omicidio colposo.

Non solo: una volta rintracciato, si era anche rifiutato di sottoporsi all'esame necessario per rilevare il tasso alcolemico e l'eventuale presenza di sostanze stupefacenti nel sangue. Già nel 2013 gli era stata sospesa la patente di guida, quando, fermato per un controllo, appena consegnati i documenti, aveva inserito la retromarcia e, investendo un poliziotto, si era dato alla fuga.

Il 24 novembre, la misura cautelare gli era stata revocata, ma, evidentemente, il rimorso, sempre più assillante, non lo ha lasciato liberoI genitori hanno scoperto quanto era successo attorno alle otto del mattino. Sul posto sono accorse l'automedica del 118 e l'ambulanza della Misericordia di Agliana, ma ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. Una volta accertate le cause della morte da parte del medico legale, la procura ha dato il nulla osta per la rimozione della salma.

(fonte Il Tirreno- edizione Empoli)

29-12-2014 18,30

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