Sanità a Mazara e Castelvetrano, disfunzioni, politichese…E sporcizia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Giugno 2016 11:56
Sanità a Mazara e Castelvetrano, disfunzioni, politichese…E sporcizia

Risparmiare nel settore pubblico si deve fare e si può fare per tentare di risanare le finanze e le casse malconce della Regione siciliana. Però quando il risparmio si ripercuote sulla salute e sulla sicurezza del cittadino, significa che qualcosa non va. Da qualche tempo si racconta di un sistema sanitario regionale che ha imboccato la via del risanamento dopo decenni di sprechi. Sarà proprio così?

Quel che ci chiediamo è se i risparmi riguardano gli sprechi sulle gare per servizi e forniture, sugli acquisti di apparecchiature e attrezzature, sui farmaci, oppure se la riduzione dei costi intacca gli organici del personale medico paramedico e ausiliario delle strutture ospedaliere.

Dubbi che aumentano quando, per esempio, riscontriamo presso il Presidio ospedaliero di Castelvetrano, turni del personale medico ed infermieristico al limite dell'indecenza con carenza atavica di operatori socio-sanitari. Carenza di personale in un presidio che, per decisione scientifica calata dall'alto, dalle stanze del potere politico, ha, di fatto, accorpato due ospedali: quello per l'appunto della città dei templi selinuntini e il Presidio ospedaliero di Mazara del Vallo, ancora oggi struttura "fantasma"' per via di lavoro di messa in sicurezza della struttura ospedaliera iniziati e mai finiti.

La cronaca racconta di un presidio ospedaliero quale quello di Castelvetrano che è l'emblema di una sanità positiva e, alla stessa stregua, piena di criticità.

Reparti, divisi tra Castelvetrano e Mazara, che funzionano come la Chirurgia, altri che operano in affanno come la Medicina con pochi medici, infermieri, parasanitari e posti letto; ci sarebbe anche la Cardiologia (attualmente all’ospedale Vittorio Emanuele di Castelvetrano operano in pini distinti due Unità, quella mazarese e quella castelvetranese, vi sarebbero novità nell’immediato futuro e non è detto che siano positive, ritorneremo molto presto ad occuparci ad hoc). Senza considerare le condizioni in cui opera il personale del Pronto soccorso obbligato a rispondere ad un bacino di oltre 100mila abitanti con pochi mezzi a disposizione ed una astanteria che tale non può definirsi.

E c'è di più, il Pronto soccorso di Mazara del Vallo non funziona, con grande sofferenza cerca di dare risposte al territorio che spesso restano parziali o non arrivano affatto. Disorganizzazione e carenza di struttura e mezzi che porta a registrare a Mazara fenomeni strani come quello del prelievo di sangue che una volta effettuato su di un paziente, recatosi in Pronto soccorso per essere assistito, si mette in macchina e percorre oltre 20 chilometri per raggiungere il nosocomio Castelvetranese per essere lavorato prima che il risultato torni nella città del Vallo. Nel frattempo, passano ore ed il paziente resta nell'astanteria in attesa di conoscere lo stato di salute. Roba da sesto mondo.

Per non parlare dell'esame radiologico che per essere effettuato si aspetta il medico reperibile, anche in questo caso possono passare ore nella piccola struttura d'emergenza mazarese.

La situazione nel complesso è migliore all'ospedale di Castelvetrano. La struttura però presenta tante criticità, nonostante, come abbiamo già evidenziato, rappresenta l'unico nosocomio in un territorio con oltre 100mila abitanti.La cronaca racconta che nel reparto di Medicina del Presidio ospedaliero di Castelvetrano i pazienti ricoverati vengono sistemati nelle stanze miste. Ciò significa che donne anziane che entrano in struttura ospedaliera per essere curate si ritrovano con uomini nella stessa stanza. Una decisione che presenta aspetti di disumanità. Come si può pretendere di mettere insieme uomini e donne nella stessa stanza a condividere anche i momenti intimi in cui si presenta la necessità di utilizzare il bagno o effettuare manovre sulla donna affievolendone la privacy?

La cronaca di oggi racconta di un gruppo di scarafaggi che imperversano al pianterreno del presidio ospedaliero di Castelvetrano, cercando, invano, di invadere la cucina ed il bar, luogo pulito, che si preoccupa da sempre della pulizia dei propri locali e che costituisce un punto di riferimento per i parenti dei malati. (Nella prima foto vedi scarafaggio davanti l'uscita, accanto all'entrata del bar. Nella seconda foto uno scarafaggio davanti ingresso della cucina).

Ed ancora che dire della sicurezza della struttura ospedaliera selinuntina depredata, spesso e volentieri, da tossici che assalgono di notte la struttura facendo man basse di attrezzature e computer, forse alla ricerca di altro.È chiaro che il servizio di portineria non è più sufficiente e qualcosa dovrà pur farsi per aumentare il livello di sicurezza dei malati che sostano dentro la struttura ospedaliera.

La Sanità siciliana è messa davvero male. Risparmiare si può fare purché a pagare non siano i cittadini e soprattutto i malati. Sulla salute non può risparmiarsi sugli sprechi si!

La politica siciliana, o quel che ne è rimasto, restituisca la dignità alla Salute e rispetti chi non sceglie di essere malato e cerca nella sanità pubblica una risposta efficace.Le risposte vanno date con concretezza e serietà, il politichese, di fronte alla Salute, ha poca vita.

Francesco Mezzapelle

07-06-2016 13,45

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