Vita, domenica una giornata all’insegna della cultura e della legalità

Durante la giornata dedicata alla legalità, un ricordo per Peppino Impastato e Rosario Livatino, uccisi dalla mafia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Maggio 2021 14:20
Vita, domenica una giornata all’insegna della cultura e della legalità

Una giornata commemorativa ma anche un importante appuntamento per parlare di cultura, di legalità e di cittadinanza responsabile.

Nel Comune di Vita, il 9 maggio, (anniversario della morte di Peppino Impastato), è stato, per i ragazzi protagonisti del progetto FAC-facilitatori della legalità, un’occasione per stimolare riflessioni e approfondimenti relativi alla cultura mafiosa.

Con la presenza della Sindaca Sofia Artista e del neo insediato Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze di Vita, dei Facilitatori della Legalità, dei membri dell'associazione Peppino Impastato di Salemi, dell'Amministrazione comunale presidiata dal sindaco Giuseppe Riserbato, dall’arciprete Don Salvatore Cipri, della professoressa Susanna Grassa e dai rappresentati delle forze dell‘ordine, in Piazza San Francesco, antistante il Municipio, si è svolto un importante incontro durante il quale è stato ricordato l’impegno del giornalista Peppino Impastato ma anche del giudice Rosario Livatino, primo magistrato nella storia della Chiesa ad essere proclamato Beato.

Due persone che hanno lottato per i propri ideali fino alla morte avvenuta per mano della mafia.

L’iniziativa dell’incontro celebrativo era nata proprio dal CCRR, che fin dalla prima seduta del consesso civico ha abbracciato il progetto denominato “Facilitatori della Legalità”, esprimendo la propria volontà nel conoscere meglio questa importante iniziativa.

Un progetto, coordinato dalla Pro loco Vitese e che ha visto la collaborazione ed il sostegno del Comune di Vita, del Cresm di Gibellina e finanziato dal Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo.

Il percorso di sensibilizzazione dei “FACilitatori della Legalità”, mira a rendere sempre più vicini i giovani ai temi della democrazia, alla lotta alle mafie, alla legalità e alla memoria attraverso esperienze pratiche e sul campo. Il progetto finanziato dal Consorzio Trapanese per la Legalità e lo sviluppo nel 2020, è portato avanti da Maria Scavuzzo, presidente della Pro Loco vitese, grazie alla collaborazione di Giuseppe Maiorana (ideatore del progetto ed esperto in tecniche di facilitazione e di gruppo,) e Giuseppe Renda (esperto esterno).

Grazie all’interesse e all’impegno dell'amico Dott. Franco Arena, vitese, è stata realizzata all’interno dello storico Palazzo Daidone, una mostra con dei pannelli sulla mafia, pannelli di denuncia ma anche di memoria e di coraggio. Una mostra che diventerà itinerante e che sarà fruibile anche agli studenti di ogni ordine e grado. Su questo punto è intervenuta proprio Maria Scavuzzo la quale ha dichiarato: «Spero che il progetto “FAC-facilitatori della legalità” non rimanga un’iniziativa fine a se stessa. Lavoreremo affinché questo progetto, dal grande valore educativo, sia solo il punto di inizio di un percorso che sia condiviso da altre scuole».

In tale occasione è stato inoltre consegnato ai ragazzi “FACilitatori della legalità” lo strumento (ossia delle carte da gioco) che gli permetterà di trasmettere, attraverso il gioco, tutto ciò che hanno appreso durante il progetto.

Durante l’incontro del 9 maggio, che quest’anno ha visto anche la ricorrenza della festa della mamma, è stata menzionata anche Felicia Impastato, mamma di Peppino e attivista italiana.

Un momento per ricordare come la lotta alla criminalità organizzata deve essere compiuta ad ogni livello sociale e deve coinvolgere ogni membro della società.

COMUNICATO STAMPA

Pro loco Vitese

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